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Abbattimento alberi, il comitato “Giù le mani dai Pini” contro la decisione del Comune

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“Adesso ci tocca sentire che il luminare Rocco Sgherzi è venuto a farsi una semplice  passeggiata qui in città in mia compagnia! Lo afferma Antonio Iadicicco in conferenza stampa di presentazione delle indagini del dott. for. Giuseppe Cardiello, incaricato dal Comune di Benevento a svolgere consulenza con prove strumentali sui pini! Incaricato dal mio comitato “Giù  le mani dai Pini” e da Ambner De Iapinis fondatore del movimento “Città verde”,  nel giugno 2020,  – scrive Carmine De Gennaro – il luminare Rocco Sgherzi svolge due perizie di tipo visivo VTA ai pini del viale Atlantici.

Dopo accurate indagini e valutazioni su tutti  gli alberi  e le ceppaie ( di pini tagliati ingiustamente e ingiustificatamente)  produce due consulenze debitamente firmate e timbrate. Tutti i pini esaminati danno risultanze tranquillizzanti ossia nessuna propensione al cedimento ma necessità di integrare l’analisi meramente visiva VTA  con una  estensione programmata e senza ansie di controlli periodici anche di tipo strumentale agli alberi con l’attivazione di regolari manutenzioni. Manutenzioni  di alberi, di viabilità e marciapiedi  inesistenti da lunghissimo tempo per non parlare della pulizia viaria.

La perizia ai pini di Sgherzi – aggiunge nella nota De Gennaro – ha un valore straordinario: tranquillizza i cittadini ma, purtroppo, non tranquillizza Mastella. La perizia relativa alle ceppaie dei pini tagliati  attiva, di fatto, l’azione in corso da parte della Procura estesa poi in riscontro di nuovi esposti a tutta la attuale alberata di conifere del viale Atlantici. Altro che bella passeggiata, ci si dovrebbe vergognare quando si fanno certe affermazioni…I pini sono della Città e non del Sindaco e dell’Amministrazione comunale. 

Rocco Sgherzi è stato incaricato professionalmente per dare risposta seria e autorevole alle domande di sicurezza, di salvaguardia del verde e dell’ambiente poste dai cittadini. Risposta c’è stata. Seria, autorevole, confortante. Sgherzi poteva essere coinvolto dal Sindaco anche per eseguire le prove strumentali per affinare e perfezionare le sue valutazioni. Il Sindaco non ha voluto. Non si può proprio.  E’ il tecnico della controparte, ossia io con altri che, votando Mastella, ho contribuito nel 2016 alla sua elezione a Sindaco. Viene incaricato Cardiello, taglia subito un pino e ora presenta una perizia dove “decide” di tagliare tutto o quasi…

Nella sua perizia, porta a sei il numero di Classi di Propensione al Cedimento (CPC) dei pini per avere un più ampio ventaglio di possibilità di  abbattimenti. 24 pini  in classe D sono da abbattere subito, anzi se si aspetta appena qualche ora cadono da soli e si risparmiano parte dei soldi per spese di taglio. Altri 34 pini sono collocati in una simpatica  e a me sconosciuta classe C/D* ( cidi con asterisco da non confondere con la classe C/D degli alberi con problemi seri ma curabili). I 34 pini anch’essi con problemi seri curabili e quindi con cura però con spesa esorbitante e perciò non conveniente da abbattere entro Pasqua… In seguito anche i pini rimanenti tutti giù… 

Cardiello ha fatto un’analisi comparativa di spesa se  si sostituissero i pini? Bisognerebbe rimuovere per una bella profondità  insieme alla strada, ai marciapiedi e ai  servizi  l’imponente reticolo radicale di alberi imponenti, monumentali di fatto ma non di censimento mai attivato dal Comune di età  secolare e in salute –si, avete letto bene…in salute-che creano sotto il piano  stradale una struttura fondale robustissima simile alla platee di cemento armato di fabbricati in zona fortemente sismica , struttura più efficace di quella a tipologia a travi rovesce di cemento armato…

Senza questa impressionante e costosissima rimozione  delle  radici e di tutto il resto estesa alla intera larghezza stradale più larghezza dei  marciapiedi per alcuni metri di profondità, la paventata sostituzione delle alberate produrrebbe risultato nullo. Ossia sul viale non ci sarebbe più verde, non allignerebbe nessuna pianta. Per avere un’idea, si veda la fine degli alberi piantumati al posto dei pini sacrificati ingiustamente presso Mainella…Economicissimo nel tempo curare e fare manutenzione piuttosto che abbattere indiscriminatamente e ingiustamente. Altro che classe CPC  C/D*…

La perizia di Cardiello o meglio quello che ci è stato dato da conoscere nelle succinte slide di presentazione in conferenza? Ha un unico pregio ossia quello di avere assecondato in pieno i desiderata della committenza! Taglio assicurato per tutti i pini! Fornisca i dati delle prove albero per albero e valutazioni economiche sul da farsi desunte dal suo discutibile lavoro…Sul viale Atlantici non cadrà nessun albero, ma c’è un bisogno irrimandabile di fare prove alle piante…Sia consentito ai luminari Giovanni Morelli e Rocco Sgherzi di eseguire prove strumentali a partire dai 24 pini dichiarati pericolanti e da abbattere subito da Cardiello. A spese nostre , di noi cittadini.

Vedi,  egregio arch Iadicicco, su questo punto anche l’onorario pagato a Cardiello sono soldi nostri, di cosa ti lamenti?  Poi ognuno si prenderà la  responsabilità del suo operato a partire dai tecnici coinvolti. Intanto, la Procura, chiamata ancora una volta  opportunamente in causa, per suo conto – chiede il referente del Comitato – provveda a un sequestro fiduciario di tutti i pini  indirizzando l’azione di controllo immediato del Consulente tecnico incaricato dott. Claudio Massimo Colombo proprio sui 24 pini dichiarati da abbattere immediatamente da Cardiello evitando che il Comune possa reiterare, con la solita dichiarazione di urgente intervento per evitare pericolo incombente e immediato di caduta, la prassi già consolidata con l’abbattimento degli innocenti pini  tagliati sul viale qualche anno fa.

A Benevento-va ripetuto- sono caduti solo gli alberi tagliati. I Beneventani hanno bisogno di chiarezza e verità sullo stato degli alberi. Credo che con la consulenza con prove strumentali effettuate l’Amministrazione abbia perso una grande occasione  lodevole sul piano di quello che andava fatto, cioè dotarsi di prove strumentali per arricchire le indagini e la conoscenza dei nostri pini. Perché l’unica cosa che emerge con chiarezza da questa vicenda è che l’Amministrazione sindaco Mastella in testa vuole far fuori tutti i pini del viale con una inaccettabile desertificazione e impoverimento di uno dei posti più pregevoli della città. Luogo essenza e identitario della storia e della vita di ognuno di noi. La Benevento che ci portiamo dentro. E fateci caso…I pericoli da cui si deve difendere la nostra comunità – conclude De Gennaro – arrivano quasi sempre da fuori  come se Benevento fosse priva di risorse umane capaci…I pericoli non arrivano mai dall’alto perché  Dio e gli alberi ci proteggono”.

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