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Salute

Sannio, l’Istat fotografa la mortalità nel 2020: 3079 i decessi, ma il covid ‘impatta’ da settembre in poi

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Da gennaio a novembre 2020 nel Sannio si registrano 3079 decessi. Il dato emerge dallo studio dell’Istat sulla mortalità del 2020: numeri ufficiali che propongono anche il confronto con la media dei decessi per lo stesso arco temporale, ma riferito al periodo 2015-2019.

Leggendo l’analisi si scopre che il totale delle morti è sostanzialmente invariato: nell’intervallo di tempo pre-covid, infatti, i decessi registrati sono stati 3070. Una differenza minima che, ad una prima lettura, porterebbe a pensare che il coronavirus abbia inciso poco sul nostro territorio in termini di letalità.

Spacchettando, però, i dati per i singoli mesi e collegando i numeri agli avvenimenti è possibile effettuare altri tipi di riflessioni. L’anno, infatti, è partito con un -8,5% di decessi nel bimestre gennaio-febbraio, agli albori della pandemia.

Nel mese di marzo, con l’arrivo delle prime restrizioni e del lockdown, il Sannio ha fatto registrare un leggerissimo aumento dei decessi con uno 0,5%. I numeri restituiscono la situazione dell’Italia in quei mesi con il Mezzogiorno ancora immune dalla diffusione del contagio. Per spiegare meglio la differenza tra le aree del Paese, basta leggere il dato di Bergamo – tra le città più colpite – che sempre a marzo ha fatto registrare una crescita di morti del 574%, con oltre 6mila decessi rispetto alla media di 902 registrata dal 2015 al 2019.

Ad aprile i numeri sono saliti così come i contagi e si è registrata una crescita del 4%. Da maggio ad agosto, i dati hanno subito una continua diminuzione confermando, in sostanza, quella sensazione che abbiamo avuto tutti dell’assenza del virus dal nostro territorio con un calo costante dei decessi che a luglio ha toccato il -7,4% e a maggio addirittura il -16,2%.

L’aumento dei decessi si è registrato a settembre con un +4%, sempre rispetto alla media 2015-2019, e poi è esploso ad ottobre con una percentuale di poco superiore al 25% in più con 324 morti rispetto alla media di 259. A novembre, infine, ultimo mese preso in considerazione e per il quale è disponibile solo una stima, Benevento ha fatto registrare un +21.4%.

Dalla lettura appare evidente che l’impatto del covid sui decessi c’è stato. Così come è evidente che i dati aggregano tutte le cause di morte: in altre parole, sul calo della mortalità nel periodo di lockdown ‘pesano’, ad esempio, anche i divieti legati alla mobilità che hanno ridotto di non poco le cause di morte legate ad incidenti stradali o altri tipi di motivazioni connesse agli spostamenti. A questi, ovviamente, si aggiungono tutte le altre cause.

In assenza dei dati generali dell’Asl, per una analisi dell’impatto del covid si possono prendere in considerazione le tabelle realizzate dal sito Beneventocovid che unisce i dati dell’azienda di via Oderisio e quelli rilasciati dal Ministero. Il totale dei decessi al 30 novembre ammonta a 78 che è il 2,5%. C’è da considerare, però, che al primo settembre erano 17: in sostanza da settembre a novembre sono decedute 61 persone. Nei prossimi mesi, con i dati complessivi dell’anno, si potrà capire effettivamente l’impatto del virus sulla mortalità nel Sannio.

Ad oggi, sempre secondo Beneventocovid, i decessi sono 151. Al di là della letalità del virus è bene ricordare che questi numeri raccontano di persone, dietro ogni percentuale c’è una vita spezzata: i numeri non servono a confermare alcuna tesi sulla letalità del virus, ma solo ad imparare per fare meglio e ridurre sempre di più i numeri.

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