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Edilizia pubblica, protestano i sindacati: “No allo smantellamento del patrimonio”

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“Sono passati due anni da quando il Governatore De Luca e la sua Giunta annunciarono la riforma degli Iacp e la rivoluzione nella gestione del patrimonio di edilizia pubblica. Si paventano centinaia di sgomberi nel patrimonio pubblico, in buona parte dovuti ad una mancata regolamentazione e verifica delle istanze prodotte dai cittadini”. Così in una nota il Sunia di Benevento, Sicet, Assocasa e Uniat.
“Aumentano il degrado e l’abbandono dei quartieri popolari – proseguono – anche a seguito dell’interruzione di ogni attività manutentiva e dei servizi. Si intravedono aumenti dei canoni di locazione e inasprimento delle forme di recupero delle morosità attraverso società di esazione esterne; la vendita del patrimonio pubblico avverrà senza agevolazioni in ordine alla possibilità di pagamento rateale; le risorse derivanti dalla vendita del patrimonio ERP saranno utilizzate per l’abbattimento del presunto deficit degli enti liquidati e anche dell’ACER, creditore per la parte eccedente e non per aumentare la produzione di case popolari o finanziare programmi di ristrutturazioni e manutenzione straordinaria.
Questo – spiegano i sindacati -, allo stato, potrebbe essere il risultato dell’annunciata riforma dell’ERP in Campania: frutto del pressappochismo e dell’autoreferenzialità di una classe politica che, sempre di più, va avanti senza confrontarsi realmente con le parti sociali. Di qui la decisione di promuovere una prima iniziativa di protesta con un presidio sotto la sede della Giunta Regionale della Campania in via S. Lucia per martedì 29 gennaio alle ore 10”.