Chiude il Centro “E’ più bello insieme”, disabili e Caritas promettono battaglia

Il Centro “E’ più bello insieme” di Benevento dal 30 giugno sarà chiuso. L’annuncio arriva da una riunione che i vertici della struttura di via Firenze hanno tenuto questa sera con le famiglie, i disabili e la stampa. E’ chiaro che gli operatori e il fondatore, Angelo Moretti, – affiancati da don Nicola De Blasio, visto che il centro è una opera segno della Caritas sannita – non hanno nessuna intenzione di cedere il passo e vedere porte e finestre sbarrate ad luogo che dal 2001 rappresenta un seconda casa per 32 famiglie con disabili.

A scatenare la rabbia dei membri dell’associazione è “l’assenza – ha spiegato Moretti nel corso dell’incontro – di una reale motivazione per chiudere la struttura”. L’iter amministrativo ed i carteggi con il Comune di Benevento – capofila dell’Ambito B1 -sono partiti all’inizio del 2018 quando è arrivata la prima comunicazione in merito alla decisione di dare lo ‘stop’ al centro; l’ultima e definitiva comunicazione segna la data del 30 giugno come capolinea dell’esperienza. Tra questi due punti ci sono una visita dei Nas, incontri con la parte politica e dirigenziale del Comune di Benevento, lettere delle famiglie senza alcuna risposta e una serie di nodi che nessuno sembra essere in grado di sciogliere, tra cui anche quello legato al possesso dell’edificio del Rione Libertà. “Non c’è nessun motivo tecnico – ha sottolineato – e noi non abbiamo intenzione di cedere”.

Intanto, per domani è fissato un incontro con il primo cittadino, Clemente Mastella, nel tentativo di appianare la questione. Come è noto, infatti, “E’ più bello insieme” offre servizi socio-sanitari ai disabili e la chiusura comporterebbe un disagio per le famiglie e per gli utenti che svolgono attività formative, culturali e ludiche. Sarà fondamentale, però, che all’incontro con il sindaco seguano azioni consequenziali della struttura amministrativa e del settore Servizi sociali nel tutelare una struttura che realizza una assistenza  che “al momento – ha aggiunto Moretti – nessuno offre alla cittadinanza”.

Caustico il commento del direttore della Caritas, don Nicola De Blasio, che nel corso della riunione ha ribadito più volte la presenza attiva dell’ente cattolico sul territorio, spesso anche in sostituzione delle istituzioni laiche. “Sediamoci e chiariamo tutto – ha dichiarato – non c’è nulla che non possa essere risolto se c’è la volontà di farlo. Se poi qualcuno ha dei problemi con noi basta dirlo”.

L’auspicio, dunque, è che la vicenda possa risolversi in tempo breve per la serenità degli operatori e delle famiglie, ma soprattutto per quei ragazzi che nel Centro vedono un luogo dove essere accolti ed ascoltati. Una battaglia per un diritto che, certamente, combatteranno insieme ai loro amici e familiari.

LE REAZIONI – “Esprimo la mia solidarietà al centro è piú bello insieme che rischia la chiusura a causa della revoca immotivata del servizio e perchè gli viene contestata la mancanza di un titolo per essere nella struttura comunale di piazza san modesto dopo aver svolto per 10 anni le attività nel plesso della ex scuola elementare”. Così in una nota il portavoce del L@p Asilo 31, Pasquale Basile.

“A mio avviso – prosegue – non può esistere alcuna ragione tecnica, legale o economica che possa giustificare l’interruzione coatta di un servizio ai disabili così importante per la nostra comunità o che possa giustificare l’attuazione di uno sfratto esecutivo. È assurdo il silenzio della parte politica che amministra la città e che continua a scaricare ogni tipo di responsabilità ai dirigenti e alla parte tecnica del comune di Benevento. In primo luogo va condannato il metodo utilizzato dal comune di Benevento che non esita ad avviare le procedure di chiusura e di sospensione che colpiranno soprattutto I cittadini utenti di quel centro, le loro famiglie e I lavoratori che dal primo luglio stando alle pratiche burocratiche saranno in mezzo ad una strada. Infine va condannato il silenzio della politica che ha il compito di mediare, gestire e governare processi così delicati. Chi amministra la città ha il dovere di fare scelte coraggiose che tutelino e mettano al centro I diritti della persona, I diritti dei più deboli, I diritti dei lavoratori e piantarla di nascondersi dietro il paravento della legalità e della corte dei conti.

La legge – conclude – non può essere strumento di riduzione e limitazione dei diritti delle persone, chi amministra lo faccia nel nome della Costituzione per affermare I diritti dei cittadini e non per limitarli. Accolgo con piacere l’appello lanciato da don Nicola De Blasio e Angelo Moretti cui va il mio sostegno per aprire un dibattito pubblico sul tema degli spazi comunali destinati ad attività sociali e culturali di alto profilo ed interesse per la comunità. Io credo che le strutture pubbliche destinate a tali attività debbano essere date gratuitamente e non solo I soggetti impegnati nell’espletamento di tali servizi devono essere sostenuti economicamente dai comuni e non perseguitati. Essi sono una risorsa- ricchezza per la città, una garanzia di risparmio per l’ente, non uno spreco. Mi auguro che il buonsenso prevalga e che si trovi una soluzione immediata e condivisa evitando un’inutile azione di forza”.

“La denuncia – scrive il coordinatore del circolo Pd, Giovanni De Lorenzo – è molto forte, e va approfondita e chiarita con tempestività. La Caritas e le varie Associazioni che si occupano di disabili svolgono un ruolo insostituibile nella nostra comunità: sono di aiuto e sostegno per famiglie in difficoltà estrema e sopperiscono a mancanze (spesso, a dire il vero, strutturali) del Settore Servizi Sociali del Comune di Benevento.

Eppure, invece di essere supportate ed aiutate, alcune di queste Associazioni (ce ne sono varie in città che hanno il medesimo problema denunciato ieri dalla Caritas) sono abbandonate a se stesse e talora allontanate dagli edifici, di proprietà dell’ente comunale, in cui operano. Pur nella consapevolezza che ogni problematica debba essere vagliata con attenzione e nel pieno rispetto delle norme, – conclude De Lorenzo – ci sono casi come questo che abbisognano di soluzioni vere e concrete, senza trincerarsi dietro la burocrazia e profondersi in promesse”.

“In relazione alla questione che sta caratterizzando la sospensione delle attività del Centro “Più Bello Insieme” della Caritas, l’Associazione io X Benevento, manifesta la propria solidarietà e la propria vicinanza”. Così il presidente Giuseppe Schipani.

“Nessuno – conclude -, in una città come la nostra, riuscirebbe mai a sopperire il servizio e le attività promosse dal Centro “Più Bello Insieme”. L’amministrazione comunale, si faccia portatore di interesse pubblico e abbia la capacità e la volontà di superare qualsiasi tipo di impedimento burocratico – amministrativo, per superare ogni ostacolo che circoscrive la questione. Risulta difficile credere che per motivi amministrativi, molti disabili non potranno più usufruire di attività indispensabili. E’ inimmaginabile, che la nostra città possa fare a meno di una struttura come Caritas e delle sue “Antenne” sociali. Siamo e saremo sempre dalla parte di chi si prodiga per tutelare le fasce deboli e disagiate, per chi, ogni giorno, garantisce servizi e attività, nell’interesse di chi è stato meno fortunato di noi. Il Comune di Benevento, faccia un passo in avanti, senza se e senza ma, in questa situazione non si può badare a nulla se non alle contingenze ed alla sofferenza. Il cuore, la solidarietà, non va predicata ma praticata e la Caritas ed il centro “Più Bello Insieme”, rappresenta un punto di riferimento tangibile. Invitiamo, dunque, all’Amministrazione comunale a voler risolvere la questione al più presto, nell’interesse dei disabili e della Comunità tutta”.