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SANNIO

Vertenza Centro Medico Erre, i lavoratori sono pronti a scioperare

Intanto sulla questione le segreterie territoriale Fp Cgil e Uil Fpl Benevento hanno sollecitato attraverso una nota la convocazione in Prefettura

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I lavoratori del Centro Medico Erre di Sant’Agata de’ Goti sono pronti a incrociare le braccia per rivendicare, a due mesi dall’inizio dallo stato di agitazione, ancora una volta il pagamento delle mensilità arretrate e sollecitare ulteriormente una risposta concreta alla situazione lavorativa dei dipendenti della struttura riabilitativa.

Il 28 novembre e il 5 dicembre prossimo sono le giornate in cui i lavoratori potrebbero scioperare: almeno questa è l’intenzione comunicata attraverso una nota al Prefetto di Benevento e all’amministrazione del CMR dai rappresentanti sindacali di Rsa Fials, Pasquale Tirino, della Rsa UGL Sanità, Antonio Brevetti e Rsa Nursing up, Vincenzo Razzano.

I sindacalisti, infatti, comunicano anche di aver chiesto al Prefetto di “attivare, dalla data di ricezione di questa comunicazione, tutte le procedure previste dal CCNL e dalla legge 146/90 per la fase di raffreddamenti e conciliazione per scongiurare lo sciopero”.

L’intenzione di scioperare, come si evince dalla nota sindacale, è motivata dalla “mancanza di una convocazione in Prefettura, come richiesto nelle settimane scorse e dalla latitanza dell’azienda rispetto alle sue responsabilità”.

Ancora sospese e in attesa di risposta le richieste avanzate nei mesi scorsi durante i vari sit-in, assemblee e manifestazioni messi in atto relative: “dopo due mesi dall’inizio dello stato di agitazione– si legge nella nota a firma dei rappresentanti sindacali – dopo ben quattro mesi di mancanza di uno stipendio, dopo ben quattordici mensilità arretrate e dopo l’impegno assunto in Prefettura il 30 settembre 2016, il CMR continua a navigare nel nulla senza assumersi le responsabilità del caso, rimanendo in vita solo grazie al sacrificio dei lavoratori che assicurano il suo servizi pubblico essenziale”.

Intanto le segreterie territoriali di Fp Cgil e Uil Fpl di Benevento hanno inviato questa mattina al Prefetto della provincia di Benevento, Paola Galeone, la seguente nota relativa alla disastrosa situazione venutasi a creare presso il Centro Medico di Riabilitazione di Sant’Agata dei Goti (Bn): “Si ha modo di rilevare che, a tutt’oggi, ancora non è stata convocata la riunione presso la Prefettura di Benevento tra i vertici del C.M.R. di Sant’Agata de’ Goti (Bn) e l’Asl Benevento per decidere definitivamente sulla sorte dei lavoratori e delle lavoratrici che sono da un anno senza retribuzione!

La situazione è assolutamente disastrosa perché detti lavoratori e lavoratrici minacciano atti di autolesionismo, atteso che non possono più provvedere al mantenimento delle proprie famiglie, in quanto tutte le raccomandazioni fatte da Prefettura, Asl e nuovi vertici del C.M.R. non hanno avuto il seguito sperato per i lavoratori e le lavoratrici.

Intanto, però, l’Asl continua a mandare soldi al C.M.R., senza che il datore di lavoro provveda a pagare gli stipendi ai propri dipendenti. Si fa, pertanto, affidamento assoluto sulla Sua disponibilità e sensibilità affinché questa vicenda disastrosa e incresciosa venga risolta nel breve volgere di qualche giorno. Si resta in attesa di urgenti comunicazioni al riguardo, e a disposizione per ogni ulteriore delucidazione in merito”.

La lettera è firmata dai responsabili della sanità di Fp Cgil, Pompeo Taddeo, e di Uil Fpl, Giovanni De Luca, che hanno precisato: “Se non vi sarà questa benedetta convocazione, nei prossimi giorni saremo permanentemente sotto la Prefettura di Benevento con al seguito i lavoratori e le lavoratrici e le loro rispettive famiglie, e andremo via solo quando il forziere dell’Asl e del C.M.R. si sarà aperto e tutte le retribuzioni saranno pagate!

Si tratta di diritti fondamentali per i lavoratori e le lavorartici del C.M.R. e non vi sono assolutamente ragioni di qualsiasi tipo che possano attenuare lo sdegno e il risentimento dei dipendenti e dei loro rappresentanti sindacali per quanto sta avvenendo nel silenzio più tombale da parte di tutti gli attori di questa incredibile vicenda”.

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