Comune di Benevento
Benevento, Pepe traccia il bilancio del suo mandato decennale: “Sono il sindaco delle rivoluzioni a metà”
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GUARDA VIDEO “Sono stato il sindaco delle rivoluzioni a metà, non portate a termine a causa del clima di contrapposizione politica sterile che ha contrassegnato il decennio della mia esperienza amministrativa che non ha indotto alcun dibattito su un’idea di crescita e di sviluppo della città, ma penso di aver dimostrato uno spirito di reazione che non tutti hanno.”
Sono le parole del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, pronunciate in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno che segna anche la chiusura del suo mandato da primo cittadino iniziato nel 2006 e come ha ricordato lo stesso Pepe “rinnovato anche per la seconda volta al primo turno e caratterizzato dalla capacità di parlare alla città dando ascolto a oltre 7000 cittadini con i proprio problemi.”
Una conferenza stampa caratterizzata, però, anche dalla presenza di alcuni componenti del Movimento per il diritto al reddito e dai cori di manifestanti fuori Palazzo Mosti che hanno voluto ricordare pacificamente “gli impegni non mantenuti sulle vertenze sociali, in primis sullla questione abitativa”ancora aperte.
Un decennio che, secondo il bilancio tracciato da Fausto Pepe in più di un’ora, testimonia, nonostante le critiche, “capacità di gestione amministrativa grazie alla quale è stato eliminato il fardello dei debiti fuori bilancio ereditati da scelte passate e risalenti agli anni ’70, 80′ e ’90, è stata costruita e realizzata l’idea della città Unesco e della Cultura, è stato discusso e portato avanti il tema della logistica, sono stati intercettati fondi europei per 250 milioni di euro utilizzati per la rigenerazione urbana in diversi quartieri della città giunta al 90%, e che ha visto deliberare un PUC mancante da 40 anni.
Un decennio che si è chiuso, però, con il dramma dell’alluvione dello scorso ottobre che, secondo Pepe, ha mostrato “un forte spirito di coesione cittadino ma anche l’assenza di un forte peso politico di chi doveva spingere per attuare misure di contrasto ai danni più adeguate rispetto a quelle ottenute e che ha testimoniato che il fango e le piogge di Benevento hanno una valenza diversa rispetto a quelle del Centro-Nord”.
“Siamo ancora in attesa – ha detto Pepe – di sapere cosa accadrà per le attività commerciali e per le imprese, e per questo è necessario che qualcuno introduca nell’agenda politica nazionale la questione alluvione del Sannio, per la quale sono stati stanziati 38 miloni di euro a fronte di danni dal valore di oltre 700milioni di euro.
Un 2015 segnato anche dalla questione incresciosa della mensa “su cui – ha detto Pepe – abbiamo messo in campo un confronto positivo” e dalla questione Amts su cui ha espresso fiducia per il futuro e dalla nascita del registro delle unioni civili, che segna secondo Pepe “una visone etica diversa della società di questa amministrazione.”
Gli ultimi mesi del mandato di Pepe saranno orientati alle prossime amministrative 2016 “per le quali – ha detto – sarò in campo per evitare errori e passi indietro sulle cose fatte, per fare una lista a supporto di un programma e di chi ha dato un volto a questa amministrazione mettendo le mani nel fango.”
Le dichiarazioni nel servizio video