AMBIENTE
“Ecosistema Urbano”, Benevento si prepara ad ospitare la XXII edizione. Al centro del dibattito il rischio idrogeologico
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GUARDA VIDEO Politiche ambientali, tutela del territorio e rischio idrogeologico. Sono i tre perni sui quali sarà impostato il dibattito della XXII edizione di “Ecosistema Urbano” che Benevento si prepara ad ospitare.
Il prossimo 4 dicembre, infatti, a Palazzo Paolo V sarà presentato ufficialmente il rapporto, promosso da Legambiente in collaborazione con “Ambiente Italia” e “Il Sole 24 Ore”, che riguarda la vivibilità ambientale dei 104 capoluoghi di provincia italiani. Benevento nell’ultimo dossier si è piazzata 54esima.
Come è ormai noto, la cerimonia doveva essere presentata nel capoluogo sannita, lo scorso 26 ottobre, ma a causa dei danni del maltempo il convegno è stato spostato al prossimo 4 dicembre. E sarà proprio l’alluvione al centro del dibattito. Un modo per portare a livello nazionale le problematiche relative alla gestione del territorio e discutere dei cambiamenti climatici che stanno colpendo l’intero Paese.
La giornata sarà anche l’occasione per premiare le città italiane che si sono piazzate meglio, ma rappresenta anche una vetrina importante per il Sannio. “Abbiamo cercato di organizzare tutto al meglio – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Enrico Castiello – e cercheremo di dimostrare che siamo stati capaci di uscire fuori, grazie al contributo di tutti, dalla tragedia che abbiamo vissuto”.
L’assessore Castiello ha incassato anche il plauso del sindaco Fausto Pepe: “Non siamo mai stati così in alto in classifica – ha detto il primo cittadino –. Merito dell’assessorato che ha lavorato bene in questi anni”.
Secondo il Comune, però, ci sono ancora margini di miglioramento. L’aumento della qualità della vita passa attraverso la realizzazione del depuratore cittadino. I lavori, secondo l’amministrazione, dovrebbero partire nel 2016 e, nel giro di un paio danni, dovrebbero essere conclusi.
La giornata, però, dovrà anche essere un momento di forte riflessione, in particolare sui temi legati all’urbanistica e alle normative. “Bisogna tenere sempre presenti le politiche ambientali – ha aggiunto Pepe -. Nell’epoca delle città intelligenti, bisogna invertire l’approccio e tracciare una nuova gestione territoriale”. Palazzo Mosti spinge verso una maggiore sensibilità al tema. Un processo che dovrà coinvolgere gli enti locali, ma soprattutto il legislatore chiamato ad una maggiore attenzione.
Un passaggio poi anche sulla querelle sulla scarsa affidabilità delle carte redatte dall’autorità di bacino: “Penso che le mappe dovevano essere modificate – ha sottolineato Pepe -, ma va cambiato anche il modo di consultarle: non solo dal punto di vista vincolistico, ma anche come strumento per la tutela dei cittadini e dell’ambiente”.