Valle Telesina
Parte da Solopaca il progetto post alluvione: nasce il sistema di monitoraggio per la stima dei danni
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Il comune di Solopaca si rende promotore di un sistema di monitoraggio per la stima dei danni subiti dai comuni della provincia di Benevento colpiti dall’evento calamitoso nella notte tra il 14 e 15 ottobre scorso. L’evento ha provocato smottamenti e frane ai territori, esondazioni, allagamenti ed ingenti e catastrofici danni alle infrastrutture, alle strutture, agli stabilimenti ed alle attività produttive e agricole di tutta la provincia di Benevento e delle zone limitrofe.
A seguito della calamità, insieme ai Sindaci e agli uffici tecnici dei comuni di Paupisi, Ponte, Casalduni, San Lorenzo Maggiore, Foglianise, Cautano, Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Guardia Sanframondi, Torrecuso, Limatola, Castelfranco in Miscano, è stato messo in campo, all’interno di un progetto proposto e coordinato dall’ing. Maurizio Genito, una strategia e un metodo per la verifica e quantificazione in tempo reale del danno utilizzando tecnologie all’avanguardia messe a disposizione da Analist Group.
Con gli strumenti e le metodologie innovative per l’acquisizione, l’organizzazione e l’interpretazione del dato, sarà possibile non solo quantificare il danno in modo realistico, così come espressamente richiesto ai Sindaci dal Governatore della Regione Campania e dal capo della Protezione Civile Nazionale ma anche individuare gli interventi necessari per il ripristino dei luoghi garantendo così la tutela e la salvaguardia del territorio e del cittadino con la creazione di una mappa del danno reale.
Il catasto del danno siffatto consentirà ad ogni comune di poter avere una stima reale sia per il pubblico che per il privato. Le suddette tecnologie innovative permettono altresì di monitorare e sorvegliare il territorio al fine di programmare azioni di prevenzione, tutela e riduzione del rischio.
Per quanto appena menzionato – si legge in una nota – è nato un vero e proprio Osservatorio per la difesa del territorio (ODT) che consentirà ai sindaci di fare il catasto del danno e di avere subito la fotografia reale dei propri territori evitando inutili sprechi ed una giusta attenzione economica verso tutti i soggetti interessati.
Oggi quello che conta è la velocità e la qualità dell’informazione per evitare che eventi dannosi come quello del 15 ottobre scorso possano cadere nel dimenticatoio. Per quanto appena menzionato, amministrazioni sensibili come la nostra, ritengono utile e necessario avvalersi delle tecnologie più recenti nel campo della elaborazione delle informazioni: i droni per l’acquisizione dei dati, applicazioni sul telefonino per fornire in tempo reale lo stato del disastro.
Il tutto attraverso una piattaforma gratuita che ci consente di censire, anche per i privati, il danno diretto e il danno indiretto. È un metodo e interamente gratuito e rivolto a tutti.
Nei prossimi giorni sarà disponibile il servizio che consentirà di poter notificare uno stato di allerta attraverso il concetto di sensore sociale.
A breve – conclude la nota – saranno riuniti i sindaci dei comuni più colpiti, magari divisi per distretti, al fine di proporre un protocollo d’intesa con l’Osservatorio ed affrontare al meglio lo step 2.