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Sicurezza dei ponti, al via la sperimentazione sul Ponte Ufita nel comune di Apice con il progetto Strit
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GUARDA VIDEO Un sistema di sensori monitorerà da oggi i livelli di sicurezza e lo stato di salute del ponte Ufita nel comune di Apice, interessato, come si ricorderà, a dicembre 2013 da un forte danneggiamento a causa di una straordinaria piena del fiume provocata dalla intense piogge di quei giorni.
Crollò uno dei due pilastri centrali e venne erosa la parte sinistra del ponte, determinando subito la chiusura al traffico della strada provinciale 163.
Nell’immediatezza la Provincia di Benevento decise di ripristinare la funzionalità della struttura e consentire il passaggio degli autoveicoli con l’installazione di un pilastro provvisorio ma nello stesso tempo con una delibera dell’8 ottobre 2014 a firma dell’allora commissario straordinario dell’ente Aniello Cimitile venne stipulato un accordo tra Provincia di Benevento e la società consortile STRESS, che ha proposto l’iniziativa, per il monitoraggio continuo della sicurezza della struttura.
Il progetto, di nome Strit perché finalizzato allo sviluppo di strumenti e tecnologie per la gestione del rischio delle infrastrutture di trasporto e finanziato dal Miur, consentirà in tempo reale di controllare l’inclinazione del ponte Ufita, gli effetti delle vibrazioni provocate dal passaggio di automezzi e gli eventuali rischi sismici grazie all’installazione di specifici sensori di rilievo dei terremoti.
In questo modo in caso di superamento dei livelli di sicurezza si potrà dare l’immediata allerta e decidere l’eventuale chiusura al traffico.
Si tratta per ora solo di una sperimentazione, partita con quasi un anno di distanza dall’intesa, che sarà applicata, a partire dal Ponte Ufita, su tutti i ponti presenti sul territorio sannita e italiano.
La società consortile Stress è riconosciuta dal Miur ed è stata costituita su iniziativa dell’ateneo sannita e dell’Università “Federico II” di Napoli.