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Tangenziale Ovest, terra di inzivados ed ‘eco-vandali’. Dove regnano materassi, scarti edili e bottiglie di salsa
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Imboccare la Tangenziale Ovest di Benevento e approfittarne, in una calda mattina di agosto, per liberarsi dell’immondizia di casa, stufi una volta per tutte di questa benedetta raccolta differenziata. Oppure lanciarla direttamente dal finestrino dell’auto o del furgone in corsa, magari rallentando e accostando alle diverse area di sosta lungo la strada.
Sembra questo un nuovo metodo escogitato dagli eco-vandali sanniti, che hanno trasformato la trafficata arteria in una ennesima discarica a cielo aperto.
La zona più gettonata è senza dubbio il tratto tra le uscite di Santa Clementina e Rione Ferrovia, in entrambi i sensi di marcia.
Sacchetti di plastica zeppi di rifiuti di ogni tipologia, bottiglie, carte, confezioni vuote di cibi d’ogni sorta. Questa volta i nostri ‘amici inzivados’ non si sono fatti mancare niente, rendendo il posto davvero colorato e multiforme.
Se si pensa alla domenica e al pranzo in famiglia, infatti, c’è anche una vasta scelta di conserve, pelati e barattoli di salsa, magari da consigliare – sicuramente con rischi per la vostra digestione – per il ragù domenicale.
Ad allietare la visione degli automobilisti, poi, non possono mancare i celeberrimi copertoni di auto o gli scarti edili, presenze ormai fisse e inamovibili di un immondezzaio ‘degno di rispetto’.
Non mancano i giocattoli: per i cittadini amanti del rock già in tenera età, c’è anche la possibilità di ammirare e provare una chitarra elettrica, tanto da fare invidia alle band più in voga del momento. Un modo sicuramente originale per combattere la calura estiva e scatenarsi a tempo di musica.
Per chi avesse bisogno, invece, di qualche pezzo di ricambio per il proprio mezzo di trasporto o per l’arredamento di casa, consigliamo sinceramente di fare una fermata in zona: portabagagli, sellini, televisioni e ventilatori campeggiano sui cumuli di “monnezza” a ricordarci che anche loro, non meno dei pneumatici, sono pezzi da novanta onnipresenti nell’albo dei rifiuti abbandonati.
Ma alla fine il pezzo forte è sempre e solo lui: il ‘re’ materasso. Qualche inzivados professionista ha ben pensato di lasciarlo appoggiato al guardrail. Un modo, se ci pensate, anche gentile per venire incontro agli automobilisti in transito: potrebbe capitare che un conducente, stanco del lungo viaggio, voglia farsi un riposino in tangenziale e approfittare del “regalo” lasciato nell’area di sosta. O forse una ‘genialata’ per sensibilizzare alla sicurezza stradale e tutelare chi è alla guida. Vogliamo pensare, infatti, che in un momento di grande altruismo, quel materasso sia stato messo lì per proteggere dagli incidenti e attutire il colpo sul guardrail evitando a qualche automobilista finito fuori strada di farsi davvero male.