Valle Telesina
Cambia la toponomastica a Limatola: il sindaco ‘cancella’ Garibaldi e intitola la strada ad un parroco
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L’Eroe dei due Mondi, Giuseppe Garibaldi, “sconfitto” dal prelato Bartolomeo Varrone. Accade a Limatola dove la Giunta guidata dal sindaco Mario Marotta ha stabilito, con una delibera dello scorso 22 luglio, di rinominare la strada dedicata al comandante dei Mille in favore di un parroco casertano.
Il cambio di toponomastica non causerà problemi alla cittadinanza, spiega il primo cittadino nell’atto amministrativo, date le poche abitazioni che si trovano sulla strada.
Una scelta non semplice visto che i due personaggi storici hanno condiviso, seppur in epoche diverse, il territorio del comune sannita. Garibaldi, infatti, soggiornò nel castello di Limatola nella notte del 22 settembre 1860, trasformando la fortezza in un vero e proprio quartier generale, teatro di importanti incontri con il generale Bixio. Il religioso, invece, nel 1790 pubblicò le “Storiche memorie di Limatola” dopo aver preso possesso della parrocchia di San Biagio.
Il sindaco giustifica la decisione sottolineando come “l’illustre personaggio, Bartolomeo Varrone, ben merita il riconoscimento dell’intitolazione di una via cittadina, dato che il suo nome è ricordato con affetto, stima e simpatia”. Varrone, infatti, fu molto attivo nella comunità di Limatola, aiutando i più bisognosi e dedicandosi all’attività non solo di storico, ma anche di archeologo contribuendo a riscoprire le origini perdute della comunità sannita. Un’iscrizione sepolcrale di origine romana, ritrovata dal prelato nel corso dei suoi studi, oggi è conservata nel portico del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Nonostante Bartolomeo Varrone tenne la reggenza della parrocchia solo per cinque anni, il contributo dato, non solo alla vita spirituale del paese, fu importantissimo.
L’eroe dei due mondi viene “condannato” quindi ad una “damnatio memoriae” a favore del più discreto eroe cittadino. A festeggiare la notizia saranno sicuramente i detrattori dell’Unità d’Italia, che hanno sempre visto nell’uomo dalla camicia rossa un defraudatore delle ricchezze del Sud.
Gli altri, invece, avranno l’occasione di conoscere un nuovo personaggio che si è prodigato secoli fa per tramandare la storia cittadina. (Elvira Iadanza)