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Campania Gay Pride, tutto pronto per il corteo arcobaleno. Il 6 giugno attese a Benevento oltre 3mila persone

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Saranno almeno tremila le persone che parteciperanno al Campania Benevento Pride previsto per il prossimo 6 giugno. Il programma della manifestazione è stato presentato, questo pomeriggio, nella sala consiliare di Palazzo Mosti dal Coordinamento LGBT Regionale.

Un cartellone ricco di eventi e dibattiti che avrà il via alle ore 15 con il concentramento in piazza IV Novembre, davanti alla Rocca dei Rettori. Alle 16 partirà il corteo che, lungo il percorso, sarà accompagnato dalla musica: l’onda arcobaleno invaderà viale Atlantici, via Meomartini e viale Mellusi per giungere alle 18 in piazza Risorgimento. Lì si alterneranno sul palco gli interventi delle varie associazioni partecipanti. In serata, infine, è previsto un momento musicale a piazza Arechi II con concerti e dj set per tutta la notte.

Ospiti saranno la madrina Giulia Innocenzi e Carlo Gabardini, attore e scrittore, che sarà in città già dal 5 giugno per presentare il suo ultimo libro “Fossi in te io insisterei. (Lettera a mio padre sulla vita ancora da vivere)”.

Nel corso dell’evento, patrocinato dalla Regione Campania e dal Comune di Benevento, sono previsti anche degli itinerari culturali per permettere ai partecipanti al corteo di visitare le bellezze culturali del capoluogo sannita.

Insieme con Pavia e Verona, a Benevento spetterà l’inaugurazione della stagione dei Pride in Italia e in Europa. La manifestazione sannita, infatti, è gemellata con la Grecia. “Per noi sarà una giornata importante – ha spiegato Giulia Tesauro del collettivo Wand – perché è la prima volta che Benevento assiste ad una manifestazione del genere. Si tratta di un passo in avanti, dopo la ormai nota vicenda del bacio gay in Villa Comunale, ma anche di un momento per rivendicare i diritti di moltissimi cittadini”.

Intanto, in città resta alta l’attenzione per le contro manifestazioni programmate per lo stesso giorno. La prima, “No al Benevento Gay Pride”, prevede la partenza di un gruppo di persone da piazza Orsini fino alla chiesa della Madonna delle Grazie per un momento di preghiera; l’altra, invece, è organizzata da Forza Nuova.

“Abbiamo chiesto al prefetto – hanno spiegato gli organizzatori – di spostare le due iniziative in un’altra data e siamo in attesa di una risposta ufficiale. Le istituzioni – hanno concluso – devo prendersi la responsabilità di tutelare tutte le persone che saranno in città per la giornata”.

NO AL GAY PRIDE – “In considerazione di ciò che hanno scritto alcuni media locali, precisiamo che il giorno 6 giugno ci sarà una sola contromanifestazione, che partirà da piazza Orsini alle ore 16. Nell’itinerario sarà prevista una sosta dinanzi alla Basilica della Madonna delle Grazie. La contromanifestazione non è organizzata da partiti politici né tanto meno da singole associazioni”. Così in una nota il Comitato No al Gay Pride di Benevento.

“Si connoterà – continua il comunicato stampa – come testimonianza pubblica e di preghiera. Non saranno ammessi simboli politici, ma solo striscioni tematici ed eventualmente associativi. Precisiamo che il termine “contro” non riguarda le singole persone, bensì la manifestazione che il collettivo Wand ha voluto che si tenesse a Benevento.

Siamo, infatti, convinti che un gay pride è sempre un evento “politico” attraverso il quale diffondere la cultura omosessualista e la rivendicazione di eventuali parificazioni del cosiddetto “matrimonio omosessuale” con l’unico modello familiare possibile, quello che si realizza nell’unione tra un uomo e una donna”.

IL CAMMINO DEI TRE SENTIERI – “In occasione del gay-pride, che si terrà il prossimo 6 giugno, invitiamo la Chiesa in Benevento (Vescovo, Parroci, Sacerdoti, Religiosi e Laici) ad organizzare Rosari riparatori, ovunque li si riterrà opportuni e con la frequenza desiderata. Il gay-pride è una testimonianza pubblica di una forma di peccato, che, come afferma il Catechismo di sempre della Chiesa, “grida vendetta al cospetto di Dio” (Catechismo Maggiore di San Pio X, n.966).

Anche l’ultimo Catechismo della Chiesa Cattolica (anno 1991) ribadisce: “Basandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono infatti contrari alla legge naturale, precludono all’atto sessuale il dono della vita, e non sono frutto di una vera complementarietà affettiva e sessuale. Non possono essere approvati in nessun caso.” Dunque, la testimonianza pubblica di un tale peccato ha bisogno di riparazioni altrettanto pubbliche.

San Giovanni Paolo II, in occasione del gay-pride tenutosi a Roma nell’anno 2000, disse: “A nome della Chiesa di Roma non posso non esprimere amarezza per l’affronto recato e per l’offesa ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa non può tacere la Verità perché non aiuterebbe adiscernere ciò che è bene da ciò che è male.” Il recente risultato del Referendum nella Repubblica d’Irlanda ha confermato che ogni cedimento sui princìpi si paga, che ogni strategia di pavido tono diplomatico non solo non è moralmente giusta ma è anche un errore le cui conseguenze possono divenire irreparabili. E’ scritto nella “Lettera sulla cura pastorale delle persone omosessuali” della Congregazione per la Dottrina della Fede (1° ottobre 1986): “Nel respingere le erronee dottrine riguardanti l’omosessualità, la Chiesa non limita ma anzi difende la libertà e la dignità della persona, intese in modo reale ed autentico.”

Bisogna dunque pregare. Pregare per riparare. Pregare per coloro che potrebbero essere scandalizzati da simili spettacoli e soprattutto dal silenzio di chi dovrebbe parlare e denunciare il peccato. Pregare per la conversione di coloro che appoggiano e parteciperanno ad una simile manifestazione. Pregare per noi stessi affinché mai cediamo alle lusinghe di chi vorrebbe farci stare in silenzio”. 

LA PREOCCUPAZIONE DELL’A.N.P.I. – L’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia – Sezione di Benevento esprime una profonda preoccupazione per il ripetersi di provocazioni fasciste nella città di Benevento. Il recente 25 Aprile, a 70 anni dalla fine della Lotta di Liberazione, ha visto nel Sannio una straordinaria partecipazione di popolo, con la presenza delle giovani generazioni, delle Istituzioni, delle organizzazioni sindacali, culturali, sociali e politiche unite nei valori dell’antifascismo e della Costituzione Repubblicana. 

I partigiani sanniti – Giuseppe Crocco “Caramba” e Alfredo Festa – hanno riproposto, a tutti i cittadini del Sannio, un’alta testimonianza di moralità e di civiltà democratica. La Costituzione è la legge fondamentale:a nessuno è consentito offendere i principi su cui si debbono garantire la dialettica e la civile convivenza. L’antifascismo è uno di questi principi inviolabili. 

Stupisce, perciò, che sia stata autorizzata una manifestazione di chiaro stampo neofascista, addirittura nello stesso giorno in cui – da tempo – era programmata ed autorizzata una importante manifestazione incentrata sui diritti universali. 

L’A.N.P.I. di Benevento avverte il dovere inderogabile e la responsabilità di chiedere alle Istituzioni e alle autorità preposte alla difesa dell’ordine pubblico di intervenire per vietare il raduno di “Forza Nuova”, dai contenuti omofobi, disciminatori e intolleranti”.

ORDINE DEI MEDICI – “Come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Benevento, ha dichiarato il Presidente Giovanni Ianniello, in occasione del Campania Pride del prossimo 6 giugno, esprimiamo la nostra assoluta contrarietà ad ogni forma di omofobia. Ci auguriamo – ha proseguito – che, nel rispetto del mandato dell’OMS del 17 maggio 1993, al più presto anche in Italia si possa giungere alla completa depatologizzazione della omosessualità e bisessualità. Quali garanti della Salute dei Cittadini, – ha concluso il Presidente Ianniello – nel pieno rispetto del Codice  Deontologico, riteniamo che ogni persona debba essere rispettata e tutelata nella sua integrità psico/fisica, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale”.

PSICOLOGI SANNITI – “Il Gruppo Psicologi Sanniti aderisce al Benevento Campania Pride , che si terrà il 6 giugno, a Benevento, alle ore 15. Dichiareremo tutti insieme che l’omosessualità non è una malattia. Questa affermazione non è da considerarsi  un’opinione, bensì un dato ormai acclarato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sin dal 1990.

L’eliminazione dell’omosessualità dalla lista dei disturbi mentali nel 1973 ha segnato una data storica in tal senso. Sono trascorsi più di quarant’anni, ma purtroppo  ancora si riscontrano atteggiamenti poco illuminati nei confronti delle questioni riguardanti la sessualità e l’orientamento sessuale.  Sempre più incalzanti, in questo periodo storico, sono i rigurgiti sessisti ed oscurantisti. Gli psicologi riconoscono l’onere e la responsabilità di dover contribuire ad eliminare le discriminazioni, per la giusta considerazione e per il giusto rispetto verso tutte le persone, di ogni orientamento sessuale, perché apparteniamo a un solo   genere: quello umano.

L’Ordine degli Psicologi della Campania è stato tra i primi a codificare Linee Guida per la presa in carico di persone omosessuali: “Sensibilizzare gli psicologi sulle tematiche inerenti il “mondo omosessuale” significa contrastare i processi di pensiero stereotipa ti nonché prevenire le pratiche discriminatorie. Lo psicologo non può considerare l’omosessualità come una patologia ma deve necessariamente concepirla come una varietà naturale dell’espressione erotica ed affettiva, onde evitare di esporre persone che abbiano un orientamento omosessuale ad un eventuale aumento del disagio emotivo”.

Il Gruppo Psicologi Sanniti invita pertanto tutti i cittadini a partecipare in massa a questo evento, per sollecitare la piena attuazione di tutti i diritti, senza distinzione di genere, tra cui il diritto a costituire una famiglia anche tra persone dello stesso sesso, consapevoli del fatto che famiglia è dove c’è amore, rispetto e reciprocità.

LA CGIL – La CGIL di Benevento, parteciperà al gay pride che si terrà a Benevento sabato 6 giugno p.v., con concentramento alle ore 16,00 presso la Rocca dei Rettori, per sostenere e riaffermare i diritti, l’uguaglianza e la libertà delle cittadine e dei cittadini, la laicità dello stato e delle sue leggi, che sono i valori fondanti della nostra società.

Questo è il messaggio che Rosita Galdiero, Segretario generale della Cgil di Benevento rivolge agli organizzatori dell’importante appuntamento beneventano: “Noi vogliamo che in Italia si produca un deciso cambio di passo, sul terreno culturale e su quello politico, perché si faccia in fretta quanto ancora non è stato fatto, in primo luogo per contrastare il fenomeno della violenza omofoba contro donne e uomini omosessuali, e sul piano del riconoscimento sociale delle nuove relazioni tra le persone, di qualunque sesso esse siano, dei loro diritti e della loro libertà nella gestione dei sentimenti, della propria sessualità e del proprio corpo. Per tutto ciò come sempre saremo a fianco del movimento gay, lesbico e transgender, e invitiamo i nostri militanti e i nostri dirigenti ad impegnarsi per assicurare alla manifestazione del 06 giugno la più convinta e consistente partecipazione”.

LA UIL – La Uil Avellino/Benevento comunica la propria adesione alla manifestazione regionale del Gay Pride del prossimo 6 giugno in Città. A darne la notizia, il segretario generale aggiunto della Uil di Avellino Benevento, Fioravante Bosco, e il segretario provinciale della Uil Fpl, Antonio Maiella: “Daremo il nostro patrocinio morale perché riteniamo che una società civile ed evoluta debba, necessariamente, fondarsi sul principio di uguaglianza, elemento cardine del costituzionalismo moderno. La Uil, sindacato dei cittadini, sabato sei giugno sarà quindi in prima linea a difesa dei diritti universali, perché una società votata alla disuguaglianza sociale è destinata a sfaldarsi”.

UNIONE DEGLI STUDENTI – “Per il 6 giugno, data del Benevento Campania Pride, è stata autorizzata una manifestazione contrastante promossa da esponenti di Forza Nuova, movimento neofascista. Come Unione degli Studenti-Benevento riteniamo inaccettabile che sia autorizzata una manifestazione inneggiante all’odio e alle discriminazioni. Per noi studenti, il pride è molto importante nel territorio beneventano per l’apertura della mentalità cittadina e per la promozione dei diritti civili. Riteniamo pertanto che sia assurdo il fatto che molte persone debbano nascondere il proprio orientamento sessuale per timore di essere discriminate e non accettate dal tessuto sociale”.

LA PRECISAZIONE DI FORZA NUOVA – “Forza Nuova di Benevento comunica che la manifestazione “Contro il gay pride a Benevento”, che si terrà il 6 giugno prossimo alle ore 16, non è organizzata dal nostro soggetto politico. Forza Nuova, che da sempre lotta per la difesa dei valori naturali e cristiani, aderisce a tale manifestazione invitando i suoi militanti a parteciparvi, ma conferma ciò che è stato già comunicato dal comitato organizzatore: la manifestazione sarà apartitica e avrà un valore di testimonianza pubblica e di preghiera affinché la nostra città non si pieghi alla dittatura della cultura omosessualista”.  A scriverlo in un comunicato stampa è Luigi Tiso, responsabile FN per il Sannio.

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