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Coldiretti, dal Sannio migliaia di allevatori partiranno alla volta di “Agriumbria” 2015 in programma a marzo
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Saranno migliaia gli allevatori sanniti e decine di capi di allevamento bovino, in particolare della razza Marchigiana, che parteciperanno alla manifestazione fieristica dedicata al comparto zootecnico e agricolo “Agriumbria” in programma il 27, 28 e 29 marzo prossimi a Bastia Umbra in provincia di Perugia. Organizzati in gruppo da 25 persone o in singoli operatori, coloro che prenderanno parte alla fiera godranno di agevolazioni economiche e logistiche.
La 47esima edizione dell’iniziativa è stata presentata agli operatori sanniti del settore presso la sala “Mario Vetrone” della Coldiretti di Benevento alla presenza di Valter Sirci di UmbriaFiere, Maurizio De Renzis dell’associazione regionale allevatori della Campania e del direttore di Coldiretti Benevento, Giuseppe Brillante.
“Questa fiera per noi è stata sempre un punto di riferimento” – ha detto Brillante durante il suo intervento, evidenziando “l’opportunità di confronto con altri allevatori e agricoltori italiani e la possibilità di far conoscere la nostra razza Marchigiana per la quale – ha sottolineato Brillante – la nostra provincia si posiziona al secondo posto in Italia per quantità di capi allevati e qualità degli allevamenti”.
La presentazione dell’evento a Benevento rientra nell’ambito di “Agriumbria in tour”, finalizzata a far conoscere agli allevatori gli obiettivi e le modalità per partecipare ma sopratutto “rappresenta un riconoscimento – ha detto Valter Sirci – per un territorio che si caratterizza proprio per l’alta qualità degli allevamenti di capi di razza marchigiana”.
Sono, infatti, oltre 7000 i bovini allevato su pascolo e in stalla che hanno ottenuto la denominazione di IGP.
La manifestazione, che quest’anno è organizzata in collaborazione con AIA e ARA Umbria e l’Università di Perugia, prevede anche incontri tematici in cui verrà affrontata la questione degli aiuti accoppiati e i finanziamenti previsti dalla Pac 2014-2020 per il territorio italiano a cui saranno destinati oltre 400 milioni di euro, al fine di valorizzare e potenziare la qualità delle tipologie bovine e ovi-caprine che si distinguono per qualità e selezione genetica e quindi la produzione zootecnica e agroalimentare Made in Italy.