Sindacati
Lavoratori 118, la CGIL F.P. Sanità privata chiede la verifica sulla retribuzione dei lavoratori
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Il segretario della CGIL F.P. Sanità Privata, Pompeo Taddeo ha inviato una richiesta al direttore dell’Asl di Benevento e per conoscenza alla commissione regionale per la Trasparenza nella quale vine sollecitata una verifica sulla retribuzione degli autisti e degli infermieri del 118, che, secondo un’analisi dell’organizzazione sindacale risulterebbe decurtata di oltre 300 euro, che, se vera, confermerebbe – si legge in una nota – “le nostre perplessità sulla gestione da parte dell’Azienda Misericordia”.
“In seguito all’ erogazione delle spettanze salariali relative al primo mese di attività gestita dall’ Azienda Misericordia – si elgge nella missiva – rileviamo la fondatezza delle nostre perplessità già più volte espresse in sede di confronto con le parti. Rispetto alla gestione precedente i lavoratori (Autisti e Infermieri) hanno subìto una decurtazione della paga mensile di circa 300 euro. Ad un’ attenta lettura delle buste paga abbiamo riscontrato, però, una ulteriore e, a nostro avviso, anomala diminuzione degli importi erogati, che vanno sino a 100 Euro al di sotto degli importi previsti dal CCNL Misericordie. Dai documenti dell’ ASL relativi ai costi dell’ aggiudicazione dell’ appalto del 118 si evince chiaramente quanto segue: prezzo complessivo ANNUO dell’ appalto: 3.985.240,61 Euro costo del personale ANNUO: 3.604.218,66 Euro; costo di manutenzione: 60.000,00 Euro oneri di sicurezza: 60.000,00 Euro; spese generali: 190.021,95 Euro; avanzo di amministrazione: 71.000,00 Euro.”
“Sulla base di questi numeri reali – si legge ancora – si chiede al Direttore dell’Asl di verificare se le cifre relative al personale sono effettivamente riscontrabili dall’analisi dei modelli F24 e 770, ovvero se tale cifra è stata totalmente destinata al personale e, nel caso, informare il sindacato su tale effettiva gestione delle risorse destinate al personale, poiché , a quanto pare, oltre alla perdita media di circa 300 Euro a nostro avviso illecita, dovuta al passaggio di CCNL in dispregio al punto 7.2 del capitolato (laddove si parla di mantenimento dei livelli retributivi, contributivi e occupazionali), si aggiunge tale “anomala” decurtazione di ulteriori 100 euro a fronte, però, della consistente voce di spesa inserita in appalto denominata molto genericamente “spese generali” a cui si aggiunge l’ utile aziendale denominato “avanzo di amministrazione”. Ci duole comunicare che tali cifre, ad oggi, gravano pesantemente sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie”.