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Benevento: degrado negli scavi di via 3 settembre. Lepore: “Servono 100mila euro per musealizzare l’area”
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In seguito a diverse segnalazioni giunte alla redazione di Ntr24, le nostre telecamere tornano ad occuparsi degli scavi archeologici di via III settembre, la strada che collega via Del Pomerio al Corso Garibaldi.
Era, infatti, il primo agosto 2012 quando la nostra redazione realizzò un servizio sul degrado dell’area. I residenti spiegarono che da quasi dieci anni erano costretti a convivere con la situazione.
La prima riqualificazione urbanistica era avvenuta nel 2004, come raccontarono alcuni cittadini. Durante i lavori emersero dal sottosuolo dei resti di particolare pregio storico. Sul posto intervenne la Soprintendenza che, una volta terminati gli scavi, ricoprì la voragine e transennò l’intera zona. Il sito, così, divenne un ricettacolo per l’immondizia.
A distanza di un’anno e mezzo la situazione è addirittura peggiorata: la copertura è ceduta completamente a causa del maltempo e del peso dell’immondizia. Lo scavo, visibile in alcuni punti, è stato anch’esso invaso dai rifiuti e dal fango. Nel degrado generale non mancano i topi, come dimostrano le esche posizionate all’interno della recinzione e le testimonianze dei residenti.
Sempre nell’agosto 2012 intervenne sulla vicenda l’allora assessore comunale ai Lavori Pubblici, Pietro Iadanza, che dichiarò: “Una situazione decisamente poco consona per la realtà archeologica nella quale è inserita. Tuttavia il Comune non ha le autorizzazioni per intervenire per la bonifica del sito”.
Immediata fu la risposta della Soprintendenza attraverso le parole del funzionario Luigina Tomay che sottolineò “la totale mancanza di responsabilità del suo ente nella manutenzione dell’area. Anzi – specificò – la Soprintendenza ha già approvato un piano comunale di valorizzazione del sito che però non è mai partito”.
Progetto che Cosimo Lepore, attuale assessore comunale ai Lavori Pubblici, spiega di aver visionato. “Si tratta, infatti, – ha dichiarato l’esponente della Giunta Pepe, contattato telefonicamente da Ntr24 – di un’opera di musealizzazione dell’area”.
In pratica, al di sotto della discarica, ci sarebbe un mosaico di epoca romana. Per completare l’intervento di valorizzazione sono necessari tra i 100mila e i 150mila euro.
“Il Comune – ha commentato Lepore – ha richiesto un finanziamento (fondi Fesr-Por) per recuperare la somma. Siamo in attesa di una risposta – ha concluso –; se non otterremo i fondi cercheremo almeno di ripulire l’area”.