Sindacati
Servizio 118, i sindacalisti si incatenano davanti all’Asl e chiedono le dimissioni del direttore generale Rossi
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Il giorno dopo la conferenza stampa della Misericordia sull’affidamento del servizio del 118 nella provincia di Benevento – che dovrebbe concretizzarsi il 15 gennaio prossimo con l’assunzione decentrata dei dipendenti nei diversi Saut sul territorio sannita -, monta la protesta dei lavoratori affiancati dalle tre sigle sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil.
Alcuni rappresentanti sindacali si sono incatenati davanti all’ingresso dell’ASL BN1 di via Oderisio, chiedendo le dimissioni del direttore generale dell’azienda sanitaria Michele Rossi per le promesse non mantenute e annunciando che la protesta continuerà domani sotto la sede della Regione Campania a Napoli.
I lavoratori temono forti ricadute sullo stipendio, di almeno 300 euro dicono, e il rischio di licenziamento dovuto al decentramento. A quanto pare non sono state sufficienti le rassicurazioni di ieri da parte della Misericordia sulla durata a tempo indeterminato del contratto e sulla limitata possibilità dei licenziamenti.
“E’ inaccettabile – dice un lavoratore – che in una provincia in cui la sanità gode di ottima salute vengano intaccate sempre le fasce più deboli e peggio retribuite mentre si assiste a progressivi adeguamenti contrattuali dei vertici”.
Intanto resta confermato lo sciopero programmato per il 13 Gennaio dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl Uil e Usb, in previsione del quale il Prefetto di Benevento, Ennio Blasco, ieri ha precettato il personale infermieristico e gli autisti/soccorritori per garantire l’erogazione del servizio pubblico essenziale. Una scelta contestata dai sindacati che lamentano la negazione di un diritto fondamentale dei lavoratori.