Cittadini
Benevento, disabiltà contro burocrazia: la battaglia infinita di un padre per la figlia diversamente abile
Ascolta la lettura dell'articolo
Francesca Verdicchio, 11 anni e mezzo, combatte da sempre con una disabilità neurologica grave che la costringe su una sedia a rotelle, che le impedisce di vedere e di vivere una vita normale. Quella normalità che i genitori reclamano da anni, chiedendo aiuto alle istituzioni ma rimangono inascoltati.
Ancora una volta la burocrazia e i suoi inestricabili meandri che impediscono ad una giovane vita di avere la terapia che le spetta per poter diventare un pochino più autonoma. Dal mese di ottobre scorso, nonostante le necessità validate anche da referti medici, Francesca non può più fare fisioterapia per mancanza di fondi e ciò, come ha dichiarato il padre Giovanni nel lungo sfogo confidato a NTR24, ha annullato tutti i progressi che aveva fatto, gettando nella disperazione i suoi genitori.
La situazione di disagio vissuta dalla famiglia Verdicchio è complicata anche dal fatto che non hanno un’abitazione adeguata alle esigenze di Francesca e dalla mancanza di lavoro del capofamiglia.
Vivono in 8 al quinto piano, insieme alla famiglia del cognato, di uno degli stabili dello IACP, assegnato al cognato, di via De Longis a Benevento, con un ascensore che spesso si blocca e non permette di portare giù la figlia per accompagnarla a scuola.
L’appartamento, inoltre, come ha voluto far notare Verdicchio, è umido e le pareti sono colme di muffa. Più volte il padre Giovanni ha chiesto l’assegnazione di una casa popolare, più volte ha chiesto l’abbattimento delle barriere architettoniche o la ristrutturazione degli spazi antistanti l’ingresso del palazzo, che si trasformano, quando piove, in pozzanghere impraticabili.
E’ stanco e arrabbiato Giovanni Verdicchio ma non vuole smettere la battaglia che sta portando avanti, coinvolgendo anche i mass media, affinché i servizi sociali e il Comune di Benevento possano finalmente ascoltare e rispondere.
E noi ci auguriamo che questo accada al più presto, auspichiamo che almeno per una volta la sensibilità degli uomini possa emergere e scavalcare i muri altissimi della burocrazia.