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Camera di Commercio, dal consigliere Catauro critiche al bilancio preventivo dell’Ente

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“Per l’ennesima volta, e per il terzo anno consecutivo, questa Giunta ci sottopone la solita relazione al bilancio preventivo, quest’anno riguarderà il 2014, e questo lo si evince soltanto dalla cifra riportata in bella evidenza sul frontespizio; per il resto non si tratta che del solito componimento poetico che ogni anno, più o meno in sostituzione dei mostaccioli e dei rococò ci viene propinato prima delle festività natalizie”. A scriverlo in una nota è il consigliere della Camera di Commercio, Ignazio Catauro. 

“Un Previsionale – aggiunge Catauro – che nella concretezza ha solo la ripetizione di uno status vivendi incapace di alcuna reale azione programmatica sull’economia provinciale. Un bilancio 2014 che prevede nel complesso circa l’80% delle entrate complessive della Camera rivolte unicamente a spese per il personale, per le innumerevoli consulenze ed in generale per stipendi e prebende varie: parliamo di una cifra monstre di 4 milioni e settecentomila euro circa. Solo qualcuna: Organi istituzionali e Segreteria Generale: circa cinquecento novanta mila euro, di cui circa 330.000 soltanto per il personale della Segreteria Generale.

Oggi il Segretario Generale ci propone di predisporre, ossia nella sostanza di approvare, un Previsionale 2014 che ricalca, ne più e né meno quello dell’anno precedente, il quale a sua volta non faceva altro che ribadire il suo omologo vecchio di un anno, e così fino alla notte dei tempi.

Cari colleghi consiglieri, – dichiara nel suo intervento al consiglio – è inutile soffermarmi sulle modalità e sulle procedure di coinvolgimento di questo Consiglio nelle scelte gestionali della Giunta: ribadisco solo quello che più volte vi ho manifestato con preoccupazione, e cioè quanto debba sembrare superfluo il nostro ruolo agli occhi della presidenza, della Giunta e della Segreteria generale, se come è vero le decisioni continuano ad essere preconfezionate per poi chiedere a questo consesso una mera e scontata ratifica.

Badate che la mia non rappresenta una semplice critica sui contenuti, che pure deve apparire legittima e contestualizzata, la mia analisi sullo stato dei fatti è piuttosto il frutto di una riflessione più ampia.

Dopo oltre due anni, e ci avviciniamo sostanzialmente a metà del percorso, non posso fare altro che rilevare una sostanziale inadeguatezza di questa Giunta e di questa Presidenza. E badate che non sono io a dirlo, sarebbe poco incisivo e probabilmente anche scontato; no chi lo dice sono semplicemente i fatti, o meglio i non fatti. Vedete, questa giunta e questa presidenza si sono caratterizzati fortemente per la loro totale incapacità di fare, badate, di fare qualsiasi cosa.

No scusatemi sarei ingeneroso, alcune cose sono state fatte dalla giunta e dalle presidenza: per esempio Mondosposa (50000 euro circa), Vinitaly 2012-13 (oltre 700000), progetti sullo stato di salute delle imprese ecc., presentato in questa Camera dal vice presidente qualche mese fa (80.000 euro circa), mi sembra di capire per la compilazione di 250 schede. Eccetera, non voglio tediarvi, assolutamente, con i numeri, che badate sono tanti e spesi con una certa alacrità da questa presidenza e da questa giunta (solo a titolo informativo, sembra, ma del doman non v’è certezza, che alcune di queste spese siano state attenzionate da qualche organo di controllo, vedremo).

Ma non è finita certo qui. Noi dovremmo, cari consiglieri, approvare un documento sostanzialmente approssimativo, raffazzonato, poco incisivo, con una sola certezza: impegnare le risorse in capo a tutte le imprese di questa provincia per i soliti vinitaly, mondosposa, indagini sulla salute di cosa poi non si capisce, e consentire al presidente e a questa giunta di sperperare impunemente centinaia e centinaia di migliaia di euro.

E come se non bastasse vedersi poi riportare (p. 16) la previsione (da definire soltanto ridicola – non saprei come altro definirla) che vuole destinati la bellezza di 3.477.000 euro testualmente: “per interventi economici da realizzarsi nel prossimo anno”.

Non vi nascondo – prosegue – che più che leggere un programma previsionale di programmazione economica, ho avuto l’impressione di leggere un romanzo dell’orrore, devo dire scritto anche piuttosto maluccio. E si dell’orrore, perché quando si legge che si prevede di recuperare dalla Regione Campania la cifra di circa un milione di euro per un contenzioso (unico in Italia) sulle spese per il funzionamento della Commissione Provinciale Artigianato, allora viene spontaneo chiedersi se si tratti di una mera impressione personale, oppure non sia realmente questo Previsionale un mero componimento onirico. Del resto per quest’ultimo contenzioso con la Regione Campania la camera di Commercio spende da qualche anno non poche risorse economiche per legali e consulenti vari, senza ottenere assolutamente niente, se non la cattiva sorte degli uffici regionali.

Evidentemente gli stessi funzionari regionali si vedono nella completa e comprensibile impossibilità di corrispondere alla Camera di Commercio di Benevento la stessa cifra che corrisponde a quella di Salerno pur essendo quest’ultima tre volte e mezzo la nostra. E’ evidente come la Regione Campania avrà vita facile nel vincere i contenziosi, mentre per noi al danno si aggiungerà la beffa: cioè non avremo quello che ci spetta e in più dovremo continuare a spendere non poco in legali e consulenti, senza ottenere alcun reale beneficio.
Questo è uno dei tanti rivoli che costituisce questo grande fiume di sprechi che la Giunta e il Presidente si ostinano ad ergere come modello di buona amministrazione.

Ma, badate, che questa Camera non si distingue soltanto per le sue particolari doti di spreconeria in uscita, no il Presidente e la Giunta non si fanno proprio mancare nulla: punto c Gestione Finanziaria, anno 2013, alla voce Proventi Finanziari, dovrebbe trattarsi di interessi maturati sui “favolosi” circa 16 milioni di euro tenuti presso la Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, ebbene tutti avete certamente letto, – conclude Catauro – la Camera di Commercio di Benevento si accontenta appena di 159.200 euri, pari a poco meno dell’uno per cento di interessi. Come dire: UN AFFARE”.

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