CRONACA
Cosparsi di alcol minacciano di darsi fuoco: nuova protesta dei lavoratori degli ex consorzi rifiuti
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Minacciano di darsi fuoco con bottiglie di alcol in mano e il liquido infiammabile cosparso sulla pelle. Una nuova protesta messa in atto dai lavoratori degli ex consorzi rifiuti che questa mattina hanno occupato gli Uffici della Regione Campania al viale Mellusi. La maggior parte dei manifestanti sono donne, alcune, sedute sui banchi del centro di formazione, ci raccontano della loro situazione economica e delle difficoltà che affrontano: dura vivere senza stipendio e senza certezze del futuro.
Affissi fuori, sul muro del palazzo, alcuni cartelli sintetizzano la loro situazione: “vogliamo i nostri soldi”, “siamo ridotti alla fame, 39 mesi senza stipendio”, “ridateci il nostro lavoro”, recitano le scritte nere sui fogli bianchi. Ed i lavoratori individuano anche i colpevoli della loro situazione: il commissario della provincia Cimitile e il commissario liquidatore Cossiga.
Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco, che hanno recintato l’area, sorvegliando che la minaccia di darsi fuoco non si trasformi in una triste realtà.
Intanto i lavoratori degli ex rifiuti hanno scritto una lettera indirizzata al Papa, nella quale ripercorrono tre anni di difficoltà e promesse non mantenute, e al Santo Padre rivolgono una domanda: “come si fa ad andare avanti senza avere nulla?”. L’unico sollievo, scrivono, è un pasto caldo alla Caritas. Ma non basta.