Medio Calore
Dimissioni di Tirelli dal Comune di Calvi. In una lettera le sue ragioni: “E’ mancato il confronto di idee”

Ascolta la lettura dell'articolo
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inoltrata da Fiorenzo Tirelli al sindaco di Calvi, con la quale l’esponente politico comunica le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale e da quella di consigliere comuanale. Di seguito il testo.
“Con la presente Vi comunico la decisione, sofferta ma lungamente ponderata, di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale e da quella di Consigliere.
Tale decisione è dovuta alla consapevolezza che sono venuti meno i presupposti per proseguire questa esperienza politica e di conseguenza anche la mia permanenza nel Consiglio Comunale.
Durante la campagna elettorale ci eravamo presentati agli elettori con l’impegno di intraprendere un percorso di costruzione partecipata che permettesse la realizzazione di un modello alternativo di politica.
Una politica che coinvolgesse e accogliesse, che fosse in grado di cambiare il rapporto con i cittadini e che rappresentasse una concreta opportunità di partecipazione alla sfera pubblica, piuttosto che un sistema decisionale partito centrico.
A distanza di tre anni gli impegni sono stati disattesi e si è accentuato il distacco con i cittadini, semplici consumatori finali di decisioni prese dai soliti “addetti ai lavori”, aggravando così il crescente ed inarrestabile disincanto della comunità elettorale.
Anche io, nonostante abbia sempre svolto il ruolo di Presidente e consigliere comunale con grande impegno e passione, mi sono ritrovato ad essere protagonista di un modo di fare politica che non mi appartiene.
Consapevole di non essere riuscito, non per mia volontà, a tradurre in azioni concrete ciò che mi ero ripromesso e, soprattutto, che avevo promesso agli elettori, con grande senso di responsabilità ed onestà, ritengo sia giusto chiudere qui questa mia breve parentesi politica.
Lascio a due terzi del mio mandato affinché l’intera amministrazione si ritenga responsabile, poiché insensibile ai miei continui appelli, suggerimenti e proposte, ma soprattutto per la mancata creazione di un vero gruppo politico, coeso e responsabile in cui venissero valutate democraticamente le proposte di tutti con la stessa valenza.
Le mie dimissioni sono da attribuire, inoltre, alla scarsa comunicazione e informazione, a causa delle riunioni limitate o di “comodo”, per notificare soluzioni già discusse. Ritengo con ciò, che sia venuto a mancare un sano confronto di idee e che si siano alimentati contrasti interni mai sanati.
Mi sia consentito, infine, ringraziare tutti i dipendenti per la disponibilità e il senso del dovere dimostrati. Il loro impegno professionale mi ha agevolato nell’espletamento della mia carica e ha favorito l’istaurarsi di un rapporto rispettoso, sincero e proficuo. Con le mie dimissioni, è doveroso precisarlo, non verrà meno la mia stima per loro.
Inoltre ringrazio la mia famiglia e tutti coloro che hanno creduto in me, ai quali vanno anche le mie più sentite scuse”.