Comune di Benevento
Amts: 75 giorni per evitare il fallimento. Francesca: “Sindacati e lavoratori non hanno capito la gravità”
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Dopo due giorni di Camera di Consiglio, è arrivato l’ok al concordato preventivo con continuità aziendale per l’Amts.
Dalla sezione fallimentare del Tribunale di Benevento, il Collegio di magistrati presieduto da Michele Monteleone ed i giudici Giuliana Giuliano e Ida Moretti hanno concesso all’azienda di trasporto pubblico del capoluogo 75 giorni per presentare un piano di ristrutturazione per risanare i suoi debiti, piano che sarà poi sottoposto al voto dei creditori.
E’ stata giudicata invece inammissibile la memoria presentata contestualmente dall’avvocato Roberto Prozzo per conto degli imprenditori dell’Ati per il lodo di Porta Rufina che dall’Amts vantano un credito da oltre un milione di euro.
La motivazione secondo i magistrati è legata al fatto che “in questa fase della procedura è demandata, dalla natura negoziale degli strumenti solutori della crisi d’impresa, la facoltà di interolocuzione al ceto creditorio esclusivamente in epoca successiva all’avvenuta ammissione alla procedura”, ovvero in fase di voto.
Il Collegio ha anche nominato un commissario giudiziale Stefano Ambrosini docente dell’Università del Piemonte che sarà affiancato da due professionisti beneventani l’avvocato Giuseppe Bosco e il dottore commercialista Paolo Palummo nell’attività di controllo e verifica sulla società di via Santa Colomba.
Una boccata d’ossigeno secondo il presidente dell’Amts, Mirko Francesca per il quale però l’azienda non può dirsi fuori dal pericolo fallimento. “Abbiamo due mesi e mezzo per mettere a punto il piano, con la parte tecnica che sta realizzando il vicepresidente Racioppi e quella finanziaria affidata al professor Giordano. Credo entro fine settembre potremmo presentarlo”.
Alla domanda cosa si sente di dire ai lavoratori con i quali in questi giorni i rapporti sono stati piuttosto tesi, Francesca ribatte: “Sinceramente non ho capito il loro comportamento, né quello dei sindacati. Forse non si sono resi conto della gravità della situazione e che alla fine questo concordato favorirà soprattutto loro, perchè i primi creditori sono i lavoratori. Questo significa – sottolinea – che grazie all’avvio della procedura otterranno stipendi e 14esima”.