Valle Caudina
Caso Mataluni. Consiglio comunale: “Verificare il rilascio dell’agibilità”
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Torna per la seconda volta all’attenzione del consiglio comunale di Montesarchio la vicenda degli Oleifici Mataluni.
Seduta aperta richiesta da 15 consiglieri e sollecitata dal comitato spontaneo di lavoratori costituitosi in questi mesi.
Al centro della discussione le difformità urbanistiche nella costruzione di un capannone dell’azienda caudina.
Dopo il pronunciamento del Tar e l’acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile il timore per i duecento dipendenti presenti in massa all’assise è di perdere il proprio posto di lavoro.
Concedere l’agibilità per non fermare le attività dell’azienda. E’ la richiesta avanzata dai lavoratori e condivisa anche dai numerosi esponenti del mondo politico, imprenditoriale e sindacale che hanno preso parte alla seduta.
Il consiglio si è aperto con una lettera fatta pervenire dal primo cittadino, Antonio Izzo, assente perchè all’estero.
Rassicurando i lavoratori il sindaco ha però lanciato strali alla Mataluni: “Si sta inventando accuse contro di me” -ha detto.
Poi a prendere la parola è stato il consigliere comunale ed amministratore delegato degli Oleifici di Montesarchio, Vincenzo Mataluni.
Ripercorrendo le tappe della vicenda ha sottolineato: “Tutto poteva essere sanato e non è stato fatto”.
Una situazione incandescente insomma con un braccio di ferro comune-azienda che si trascina da tempo.
Al termine, l’assise ha votato un atto d’indirizzo in cui si chiede al funzionario del settore tecnico di esaminare la questione e verificare se ci sono i presupposti per concedere l’agibilità al complesso industriale di via Badia.
Quindici voti a favore ed un astenuto, mentre è stato respinto un emendamento che proponeva di ridiscutere un’evenutale sanatoria in un apposito tavolo regionale.