POLITICA
Riordino Province. L’Upi: “Finalmente chiaro il nostro ruolo indispensabile”
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“Finalmente è chiaro che le Province hanno un ruolo indispensabile nel sistema istituzionale del Paese per i servizi essenziali che svolgono ai cittadini. Come è chiaro che queste funzioni non possono essere svolte né dalle Regioni né dai Comuni”: così il presidente dell’Upi, Antonio Saitta, a proposito dei rischi della mancata conversione del decreto di riordino delle Province.
“Si tratta di garantire scuole calde, accoglienti e sicure, di assicurare – argomenta Saitta – che le strade siano praticabili anche quando, come in questi giorni, il Paese è sotto il gelo, di intervenire per contrastare il dissesto idrogeologico e assicurare la tutela del territorio, di gestire il ciclo delle acque e dei rifiuti. Funzioni che sono e devono restare in capo alle Province”.
“Abbiamo sempre sostenuto – aggiunge – che l’accorpamento delle Province non avrebbe prodotto grandi risparmi, se non fosse stato accompagnato dal conseguente riordino degli uffici dello stato sul territorio, dalle questure alle prefetture agli uffici dei ministeri e dello Stato, visto che le Province rappresentano solo l’1,5% della spesa pubblica. I
n Senato sono stati depositati emendamenti al decreto di riordino delle Province dei relatori Bianco e Saltamartini, che introducono alcune modifiche che migliorano il testo del Governo. Come Upi proporremo ai senatori altri interventi per definire meglio alcuni passaggi che sono ancora confusi.
Spetta al Parlamento però trovare una soluzione, riducendo i tagli ai bilanci previsti dalla legge di stabilità, per continuare ad assicurare ai cittadini il mantenimento dei servizi essenziali” conclude il presidente dell’Upi.