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Salviamo il Market Solidale. L’appello della Caritas ai Comuni: “Un’indennità in meno per i vostri cittadini indigenti”
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153 famiglie del comune di Benevento e 242 dei paesi della provincia hanno usufruito fino ad oggi del market solidale. Numeri che ci fanno capire come il fenomeno della povertà sia diffuso anche nel Sannio. Ma il futuro del market solidale, il servizio che ha cercato di dare dignità anche agli indigenti, superando la concezione umiliate del “pacco per i poveri” , oggi è in pericolo.
A lanciare il grido di allarme don Nicola de Blasio in una conferenza stampa. La Provincia che individuava le famiglie bisognose, ormai è destinata a scomparire. Ne consegue che il servizio funzionerebbe solo per i cittadini di Benevento, arrecando un grave danno alle popolazioni già svantaggiate da condizioni ambientali e congiunture economiche che rendono la vita nelle periferie ancora più isolata e marginale. Qui ritroviamo situazioni, come quella di una ragazza di 16 anni di Castelvetere in Valfortore che non conosceva nemmeno l’esistenza degli assorbenti, che difficilmente, chi è abituato ad avere tutto può capire.
E pure per far sopravvivere il market solidale di Benevento, diventato un progetto pilota a livello nazionale ed esportato anche in altre città come Roma, Treviso, Napoli, basterebbe un contributo di 1000 euro per ogni comune del Sannio. Per don Nicola, direttore della Caritas di Benevento, “basterebbe rinunciare a qualche indennità o ai caffè che si prendono durante la riunione”.
“Il market solidale – ha commentato don Pompiolio – è riuscito a ridare dignità alle persone, liberandole dall’umiliazione dei pacchi delle parrocchie. Chiudere il servizio sarebbe una mortificazione per la Chiesa Beneventana”. Una presa di coscienza dei comuni che devono diventare responsabili per i propri cittadini più svantaggiati.
In tutti i comuni del Sannio, in base ai dati divulgati dalla Caritas di Benevento, ci sono famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà: si va dai piccoli numeri dei paesi come Apice, Sant’Arcangelo Trimonte o i paesi Fortore, fino ad arrivare a numeri più elevati nei grandi centri della valle Caudina e alle 21 famiglie di Telese Terme. Considerando che in media ogni famiglia è composta da 4-5 persone, si capisce come anche quelli che in apparenza sembrano piccoli numeri, in realtà non lo sono. Spesso ci sono anche bambini appena nati, che necessitano di una spesa, come in tutte le famiglie, di circa 300 euro al mese.
Dalla prospettiva di chi usufruisce del market solidale, la soddisfazione per il servizio è molto alta, l’83% degli utenti si dichiara soddisfatto. Positivo è anche l’impatto sul clima familiare, il primo ad entrare in crisi quando si affrontano le difficoltà che impone una vita indigente. Inoltre si tratterebbe solo di anticipare i tempi. La Caritas con il market solidale ha lanciato un segno e nel 2013 avrebbe consegnato un sevizio nelle mani della società civile.
Eri.Far.