SOCIETA'
Vacanze: gli effetti estivi della recessione economica
Ascolta la lettura dell'articolo
Solo il 34% degli italiani va in vacanza, ovvero uno su tre. Il dato emerge da un’indagine di Federconsumatori.
Una percentuale che fa registrare un calo di circa il 20% rispetto al 2011 come ci confermano gli operatori di settore.
La testimonianza arriva da Antonio Lombardi, amministratore della Guki Viaggi e Maria Del Vecchio, agente di viaggio dell’agenzia Vista sul mondo, entrambe con sede nel capoluogo sannita.
Dalle loro dichiarazioni si evince una forte contrazione delle prenotazioni particolarmente nei mesi di maggio e giugno con una lenta ripartenza a luglio e una lieve accelerata ad agosto. Incremento che però non compensa gli ammanchi dei periodi precedenti.
Una recessione, dunque, che ha dato una bella stangata al settore turistico, riducendo del 50% il badget della famiglie beneventane destinato alle vacanze.
“Da 2.500,00 euro, infatti, la cifra destinata alle vacanze – ha affermato Antonio Lombardi – si è ridotta a 1.200,00 euro, per un nucleo familiare composto da quattro persone.
Trend confermato anche da Maria Del Vecchio che, per il mese di luglio, ci ha confessato di aver ricevuto richieste, per una settimana, con una disponibilità economica di mille euro.
Quanto alla meta, anche questa dipende dalle tasche. Le soluzioni più gettonate restano le offerte dell’ultimo minuto oltre al Mar Rosso con prezzi incredibilmente competitivi.
Lo scenario non cambia per i giovani che non rinunciano a partire e che addirittura aspirano a farlo con poche centinaia di euro. Tra le destinazioni preferite immancabile la riviera romagnola.
Anche se è d’obbligo fare un distinguo tra la tipologia di vacanza richiesta da chi ha un’occupazione e chi è disoccupato. Molto meno pretenziosa per i primi, un po’ più ricercata per i secondi.