L@p Asilo 31: “A pagare sono ancora i cittadini e i politici di centrosinistra non dicono nulla”

Il prossimo 6 Luglio il Consiglio Comunale si appresta a votare il bilancio. Da diversi giorni si parla di dissesto e paventando questo pericolo è stato preparato un piano straordinario di risanamento che incrementa ancora di più la politica restrittiva attuata nell’ultimo anno. “C’è al momento un tesoretto di nove milioni di euro, che non può essere utilizzato a causa dei debiti fuori bilancio, – scrivono dal L@p Asilo 31 – debiti che a quanto pare fanno riferimento agli anni dell’amministrazione Viespoli – D’alessandro ai quali si sono aggiunte le more degli interessi. Per evitare di riaprire il dissesto e magari far emergere fuori le responsabilità reali di chi ha prodotto codesti debiti, la Giunta Comunale propone un piano straordinario di recupero e in sintonia con le politiche lacrime e sangue del Governo Monti, decide così di far pagare il debito esistente ai cittadini.

Il piano di recupero straordinario dei debiti infatti dovrebbe prevedere in primo luogo la privatizzazione di ulteriori servizi come Asia a Amts affiancandosi così alla già privatizzata Gesesa. La difesa del Bene Comune, propagandato più volte anche attraverso l’appoggio ai referendum nazionali dello scorso anno, nella nostra città tace e chiude un occhio mentre ci si adopera ad attuare il più grande piano di privatizzazione dei servizi, mai stato prima d’ora a Benevento.

Il Piano Straordinario di Recupero prevede inoltre l’alienazione degli alloggi di edilizia popolare attraverso la vendita, applicando per prima il diritto di prelazione a chi occupa l’abitazione. Ci chiediamo chi di questi tempi ha le capacità economiche per sostenere un mutuo e dunque l’acquisto di una casa? Del resto la svendita del patrimonio immobiliare popolare che garantisce il diritto alla casa a molte famiglie si avvicina alla politica repressiva adottata in questi ultimi mesi rispetto ad alcune famiglie che occupavano stabili comunali. Non si è esitato in più occasioni infatti di procedere allo sgombero forzato di famiglie che abitavano in alloggi comunali con l’intervento della Polizia Municipale, che addirittura in questi giorni proclama ed evidenzia mezzo stampa l’eroicità di questi gesti e queste azioni nella convinzione assurda di poter trattare i problemi di natura sociale come problemi di ordine pubblico.

Infine l’elemento più grave di questo piano straordinario è il taglio dei servizi fondamentali, in particolare dei servizi sociali, che si legge dai giornali, dal prossimo anno non saranno più garantiti ai cittadini. Mentre gli eventi culturali continuano ad essere confermati nella programmazione, i servizi sociali subiscono tagli indiscriminati in una fase di recessione totale, che invece dovrebbe vedere il comune al fianco dei suoi cittadini.

Alle politiche lacrime e sangue del governo nazionale, non ultimo la riforma del lavoro e l’abolizione dell’art. 18, si aggiunge un piano di risanamento al Comune di Benevento che ancora una volta da conto dei numeri e non dei bisogni e delle esigenze dei cittadini, non è casuale infatti l’appoggio da parte dei revisori dei conti. Se questo piano straordinario è approvato dai contabili di certo non potrà essere appoggiato dai cittadini. Quello che lascia basiti è però il silenzio assordante delle forze politiche del centro sinistra, che non hanno speso una parola in merito. Cosa pensa Sinistra Ecologia e Libertà di questo piano di recupero e cosa pensa Italia dei Valori oltre al plauso alle iniziative e agli eventi culturali che vengono svolti in città. Il nostro non è un attacco all’amministrazione, è una critica costruttiva mirata a trovare altre soluzioni che non diano solo conto dei numeri.

Facciamo appello alle forze del centro sinistra, alla giunta, al consiglio, affinchè si creino ulteriori momenti di riflessione con la città e magari trovare delle valide alternative a questo piano lacrime e sangue, innanzi tutto facendo emergere le responsabilità di chi ha prodotto questi debiti al Comune di Benevento nelle scorse amministrazioni, non è un caso che infatti parte dell’opposizione tace. Nella speranza di costruire una riflessione serena,  nella prossima settimana, ci faremo promotori di una discussione pubblica tra le forze del centro sinistra, gli amministratori e i cittadini per capire se esistono altre soluzioni che non siano quelle di scaricare i costi del debito sui cittadini, già enormemente tartassati.”