Cittadini
Benevento ed un sabato sera come un altro, nella ‘buffer zone’
Ascolta la lettura dell'articolo
Le prime luci piene del 2012 a Benevento, nel gelo della mattinata, rimandano l’eco di qualche ticchettio. Passi frettolosi lambiscono il presepe di Dalisi, risparmiato da atti osceni della trascorsa nottata (e comunque oggetto di qualche ritocco tecnico anche la sera di San Silvestro, con ‘falegnami’ all’opera) verso le prime celebrazioni religiose. Il patrimonio Unesco è aperto, nel caso lo si fosse voluto visitare…
Qualche esemplare del sabato sera s’aggira, ubriaco e non silente, per l’acciottolato del corso Garibaldi: va verso il meritato riposo del guerriero, evidentemente.
Quel riposo che crediamo – ad intuito e senza prove: va detto – sia stato proprio anche dei residenti della cosiddetta “buffer zone”, la cintura di vicoli e piazze che s’allarga alle spalle di Santa Sofia. Ad intuito, ovviamente, perché – con i primi mezzi dell’Asia in arrivo e qualche lavoratore un po’ svogliato (ma solo per il comprensibile contrasto con chi dopo aver sparso i suoi liquidi è ora rintanato in casa) – la passeggiata da via Mario la Vipera a Piazza Piano di Corte si svolge sul tappeto di residui della serata di baldoria. Introdotta, a mezzanotte, da ghirigori colorati ed assordanti che fanno tanto Baghdad perché non si capisce cosa ci sia da festeggiare di questi tempi (la sopravvivenza?).
Un sabato sera come un altro, a valutare solo la monnezza. Perfetta continuità nel momento di cerniera fra il vecchio ed il nuovo anno.