CULTURA
Chiesa di Santa Sofia tra religione e turismo: come valorizzare il sito
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In merito alla vicenda che nel mese di agosto ha riguardato la chiesa di Santa Sofia (recentemente riconosciuta patrimonio UNESCO), trovata chiusa da un turista che pubblicamente espresse la propria rabbia per il presunto disinteresse a valorizzare un simile riconoscimento, l’Ufficio diocesano per la Cultura ed i Beni culturali dell’Arcidiocesi di Benevento fa chiarezza e rende noti alcuni documenti a testimonianza del lavoro finora svolto.
"La prima e urgente questione da risolvere – si legge nel documento propositivo della diocesi Beneventana – è la regolamentazione degli orari di apertura, chiusura e fruizione di Santa Sofia". Due ipotesi vengono fornite per regolamentare in maniera organica la fruizione da parte di religiosi e di turisti del monumento patrimonio dell’umanità.
I Ipotesi:
Giorni feriali
Apertura mattutina
ore 8.00 – 12.00
Apertura pomeridiana
ore 16.00 – 19.30 (ora legale)
ore 16.30 – 20.00 (ora solare)
Celebrazioni liturgiche ordinarie
ore 9.00
ore 18.00 (ora legale)/ore 19.00 (ora solare)
Domeniche e giorni festivi
Apertura mattutina
ore 8.00 – 12.00
Apertura pomeridiana
ore 16.00 – 19.30 (ora legale)
ore 16.30 – 20.00 (ora solare)
Celebrazioni liturgiche ordinarie
ore 9.00
ore 11.00
ore 18.00 (ora legale)/ore 19.00 (ora solare)
Il sacro edificio è disponibile per le visite turistiche al di fuori degli orari delle celebrazioni liturgiche ordinarie ed eventualmente straordinarie.
II Ipotesi:
Giorni feriali
Apertura
ore 8.00 – 19.30 (ora legale)
ore 8.00 – 20.00 (ora solare)
Celebrazioni liturgiche ordinarie
dalle ore 8.00 alle ore 10.00
dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Visite
ore 10.00 – 18.00
Domeniche e giorni festivi
Apertura
ore 8.00 – 19.30 (ora legale)
ore 8.00 – 20.00 (ora solare)
Celebrazioni liturgiche ordinarie
dalle ore 8.00 alle ore 12.00
dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Visite
ore 12.00 – 18.00.
Si tratta, specifica il documento prodotto dall’Arcidiocesi, di due ipotesi che per essere implementate necessitano di una forte collaborazione tra Arcidiocesi di Benevento, Comune e Provincia.
E siccome alla Chiesa di Santa Sofia vanno affiancate altre testimonianze di età longobarda (come ad esempio la scrittura beneventana e il canto beneventano) l’Ufficio diocesano per la Cultura ed i Beni culturali formula due proposte:
– il reperimento di risorse adeguate per la ristrutturazione in senso lato della Biblioteca Capitolare e il restauro di alcuni codici in scrittura beneventana, bisognosi di immediato intervento;
– l’attivazione di un Consorzio con la presenza di Istituzioni universitarie, del Comune, della Provincia e dell’Arcidiocesi di Benevento per la creazione di una Scuola stabile post-universitaria biennale di specializzazione in “Canto beneventano”.