CRONACA
Sequestro Piano Borea: la città resisterà fino a domani
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La città di Benevento resisterà fino a domani, poi le conseguenze negative per la raccolta differenziata, paventate al momento del sequestro della discarica, venerdì mattina, da parte del nucleo investigativo del Corpo Forestale, inizieranno a farsi sentire. A comunicarlo il sindaco della città Fausto Pepe, in apertura del consiglio comunale. Al momento la condizione è di operatività. L’umido è stato raccolto questa mattina. Domani si riuscirà a far fronte anche alla raccolta dell’indifferenziata. Poi bisognerà capire come agire. Intanto, informa il primo cittadino di Benevento, è stato presentato ricorso alla Procura per ottenere il dissequestro delle due vasche, site all’interno dell’impianto di piano Borea, utilizzate dall’Asia per lo stoccaggio dei rifiuti.
Entro oggi la Procura esaminerà l’istanza. Intanto si cercano anche altre soluzioni. Il Comune e la sua azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti stanno contattando anche altre strutture, sia in regione che fuori, in grado di accogliere i rifiuti beneventani.
A destare le maggiori preoccupazioni è soprattutto la frazione organica. L’Asia ha ottenuto di portare fuori da piano Borea i compattatori utilizzati per la raccolta dell’umido, e collocarli nella sede dell’Asia a ponticelli. Ma qui potranno i rifiuti sostare massimo per 72 ore. Poi la puzza della decomposizione dell’organico potrebbe essere intollerabile. Ponendo anche problemi per le condizioni igienico-sanitarie della città.
A questo si aggiunge la possibilità limitata di sversare negli impianti che fin’ora hanno accolta l’umido beneventano: per conferire i rifiuti sono previste delle quote giornaliere. L’umido prodotto dalla città non si riesce mai a smaltire completamente in un’unico viaggio.
Fondamentale per il Sindaco non bloccare il ciclo di raccolta porta a porta. I grandi risultati raggiunti nel campo della differenziata sono a rischio.
Dai banchi dell’opposizione si concretizzano le prime reazioni al sequestro di piano Borea. I consiglieri del Pit hanno protocollato un’interrogazione sugli aspetti relativi alla sicurezza complessiva dell’area, sui danni provocati all’ambiente e su eventuali responsabilità. Il consigliere dell’Udeur Ambrosone ha poi messo in guardia dal non preoccuparsi solo della crisi per la raccolta dei rifiuti, problema comunque rilevante, ma di valutare anche i danni ambientali notificati dal provvedimento della Procura.
Erika Farese