CRONACA
‘Rocco aveva avviato i soccorsi ai familiari, poi lo scoppio…’
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Rocco Tammaro, 51 anni, sopravvissuto alla tragedia avvenuta la notte scorsa a Cusano Mutri, nel Sannio, ha salvato con l’aiuto dei vicini di casa l’anziano padre che si trovava su un balconcino del casolare nel quale stavano divampando le fiamme.
Lo ha raccontato all’Ansa una delle due cugine di Rocco, Tina, giunta sul posto poco prima dello scoppio della bombola di gas e allontanatasi qualche attimo prima della deflagrazione.
"Stavamo rincasando intorno all’una della notte e passando davanti al casolare abbiamo visto fiamme alte che uscivano dal tetto", ha riferito la donna. Che ha subito chiamato il fratello il quale ha allertato carabinieri, vigili del fuoco e il 118. Il suo racconto prosegue così "Io e mia cugina Carmelina ci siamo avvicinate al casolare. Abbiamo visto Rocco intento a rompere con un grosso martello la grata di ferro di una finestra – installata per motivi di sicurezza -, unica via di uscita dalle fiamme, per cercare di portare in salvo i familiari. Mia cugina ed io abbiamo aperto la porta che non era chiusa a chiave. All’improvviso sono fuoriuscite ligue di fuoco altissime che ci hanno impedito di entrare. Nel frattempo sul balconcino all’estremità opposta del casolare ho visto il papà di Rocco, Simone Antonio, 85 anni e con seri problemi di salute, che è stato soccorso e messo in salvo con una scala da alcuni vicini e da Rocco".
"In quei momenti concitati ho avuto un attimo di lucidità ed ho detto a mia cugina: ma se esplode la bombola di gas? Il tempo di fare pochi metri e c’é stata l’esplosione". "A quel punto – ha continuato la giovane donna – abbiamo visto volare in aria di tutto, compresa la bombola". E’ qui che il racconto di Tina si è fermato.
Intanto, Maria Cristina Tammaro, sorella di Rocco e sua dirimpettaia, ha dichiarato: "Non ci siamo accorti di nulla. A svegliare me e mio marito sono state Tina e Carmelina". Visibilmente provata, la signora ha confidato che il papà ottantacinquenne, Simone Antonio, salvato dal rogo, è in casa "ed è tenuto all’oscuro della tragedia".
All’interno dell’abitazione sono crollati anche alcuni solai. Solo nelle prossime ore la costruzione sarà messa in sicurezza per consentire così l’accesso agli investigatori e ai tecnici che dovranno accertare con chiarezza quanto sia accaduto.
Davanti, vi sono i due trattori che Rocco Tammaro utilizzava per la sua attività di agricoltore e allevatore; e ci sono anche le autovetture dei due giovani figli che lavoravano, uno alle dipendenze di una ditta di Cerreto Sannita, l’altro come autotrasportatore. In un clima caratterizzato dal freddo pungente, alcuni volontari e amici hanno messo al sicuro gli animali della famiglia Tammro, l’unico patrimonio che resta dopo la tragedia.