POLITICA
‘Centrosinistra, va vinta la disaffezione’
Ascolta la lettura dell'articolo
“Il centrosinistra nel territorio: azione di governo, obiettivi programmatici” è stato il tema del terzo incontro della scuola di formazione politica organizzata dal centro studi “La Pira” e dal Partito Democratico sannita. Il dibattito è servito per delineare quali siano gli impegni futuri del centrosinistra ma anche un momento per comprendere lo stato dell’arte della coalizione nella provincia di Benevento. A relazionare, numerosi esponenti della politica dei democratici, dal sindaco Pepe al presidente Cimitile, dal deputato Boffa al consigliere regionale De Caro, al segretario Mortaruolo.
Quasi tutti concordi i partecipanti nell’ammettere i limiti della politica nella fase di comunicazione ai cittadini: “Il Pd deve parlare con voce propria senza inseguire temi che altri possono proporre – suggerisce Fausto Pepe -. Bisogna fare delle proposte forti sulla crisi economica, sull’emergenza lavoro, sulle infrastrutture, sui rifiuti. Insomma, individuare punti fondamentali su cui far riflettere il Paese. E per le amministrative è lo stesso, anche se partiamo da un programma che abbiamo in itinere e che di certo va completato”.
Cimitile, che amministra l’unica roccaforte del centrosinistra in Campania quanto a province, riflette sui limiti attuali della politica e del Pd. E da una parte c’è il “modello Berlusconi in declino, dall’altra non sembra delinearsi una vera alternativa. La sinistra deve riflettere su sé stessa, tornare a riflettere sui problemi reali della gente e quindi a parlare con i cittadini. Inutile nasconderci, infatti, che viviamo in un momento di crisi profonda, dove si avverte un senso di distacco come si ha in un paese senza guida e che nessuno sembra in grado di prefigurarci la qualità del domani”.
Oltre al lavoro, alla lotta al precariato, alle nuove opportunità per i giovani, gli altri obiettivi programmatici del Pd, conclude il segretario Mortaruolo, sono quelli “di una particolare attenzione alle comunità locali, soprattutto dove si andrà al voto, all’agricoltura, al lavoro ed ai servizi”.