POLITICA
‘Le dimissioni di Santagata sono state un atto irresponsabile ed immotivato’
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E’ un turbinio di eventi politici quello che sta travolgendo Cerreto Sannita, in mattinata. Quasi contestualmente alla conferenza stampa programmata dal gruppo dei Leali che fa capo ad Antonio Barbieri, mossa dalla necessità di replicare alle accuse che il sindaco dimissionario Pasquale Santagata ha rivolto durante la sua, di conferenza stampa, sono giunti (e si possono leggere sul nostro sito) segnali alti e forti di stima nei confronti di Santagata da parte dei vertici provinciali del Pdl, l’onorevole Nunzia De Girolamo ed il consigliere regionale Luca Colasanto. Attestati che rincarano la dose di accuse politiche a chi sarebbe responsabile del gesto maturato dall’ex primo cittadino.
Barbieri sembra quasi aver ascoltato in diretta queste parole: “Ogni accusa è falsa: siamo il gruppo consiliare più numeroso di Cerreto e non abbiamo affatto presentato mozioni di sfiducia nei confronti dell’operato del sindaco. Se fossi poi stato preda della smania dell’eolico, come Santagata ha ricordato, certo avrei dato soddisfazione a tale frenesia quando io ricoprivo la carica io la carica di sindaco, senza attendere oltre. Quanto alle pressioni – ha proseguito il vicepresidente della Provincia – esercitate perché l’intera amministrazione si avvicinasse al Partito Democratico, ebbene mi permetto di ricordare che solo nell’ottobre del 2009 Santagata ha dato prova di sé alle primarie del partito sponsorizzando, ovvero facendo votare Bersani in sintonia con Aniello Troiano, che a Benevento lo sosteneva, nel tentativo di giungere ad un accordo per la soluzione della vertenza ospedaliera. Poi, nel febbraio 2010, in piena campagna elettorale per le Regionali, ha improvvisamente scoperto il suo amore per i Pdl”.
Barbieri è un fiume in piena, ovviamente, e nel suo ragionamento politico arriva alla conclusione che le dimissioni di Santagata non sono state chieste dal suo gruppo: “Si tratta innanzitutto di un atto inopportuno, immotivato ed irresponsabile che crea difficoltà al paese. Ma soprattutto si tratta di dimissioni volontarie ed unilaterali, venute perché non è riuscito il tentativo di emarginarci per stringere rapporti con ‘da sempre per Cerreto’ (il gruppo di minoranza, Ndr). E poi: se si vuole ricandidare, perché si è dimesso? Evidentemente è tempo di battere altre strade”.