CULTURA
Antonio Pennacchi è il vincitore del 64° Premio Strega con ‘Canale Mussolini’
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Con solo quattro voti di differenza da Silvia Avallone, Antonio Pennacchi vince il 64° Premio Strega.
Nella sontuosa cornice del Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, il presidente di seggio, Tiziano Scarpa, vincitore dell’edizione 2009, ha scandito, scheda dopo scheda, il nome del vincitore, in una contesa al cardiopalma tra Acciaio e Canale Mussolini.
“Se vinco penso bene, se perdo penso male del Premio Strega”, aveva dichiarato a pochi minuti dall’inizio della serata, poi, visibilmente felice del risultato, ha rivolto il suo primo pensiero alla giovanissima Silvia Avallone, a cui ha strappato all’ultimo la vittoria.
Un Premio, quello Strega, che si lega indissolubilmente alla città di Benevento, alla fabbrica di liquore Alberti. Molte le istituzioni sannite presenti, dal vicesindaco Raffaele Del vecchio, al Prefetto Mazza, al Rettore Bencardino e al presidente della Camera di Commercio Masiello.
5.000 euro e una bottiglia in formato da Collezione: questo il premio per il vincitore, che ha brindato sorseggiando il liquore direttamente dalla bottiglia, sul palco, accanto a Lamberto Sposini, che ha condottola diretta rai.
400 i giurati, gli amici della domenica, a cui si sono aggiunti quest’anno 30 lettori forti, novità dell’edizione targata 2010.
Cinque i libri finalisti di cui tre opere prime: “Acciaio”, “ Sono comuni le cose degli amici”, “Hanno tutti ragione”. Libri che raccontano la provincia italiana e riflettono storie del passato e del presente, fotografando un Paese reale, con una grande qualità letteraria.
Intanto Pennacchi pensa già al futuro: “Le storie ci sono – dice- sono intorno a noi, nelle nostre case, lo scrittore deve solo raccontarle”