Lettera aperta di Maurizio Ionico

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

In riferimento all’articolo del sig.Gabriele Corona apparso in data 2.3.2010 sul sito web di Altrabenevento, si rende doveroso e necessario iniziare ad offrire alcune serie riflessioni.
Le note vicende che hanno investito l’operato della Procura della Repubblica di Benevento,in cui , in generale, ho sempre riposto fiducia e stima , a seguito di indagini che hanno visto coinvolti diversi dirigenti del Comune di Benevento, il Sindaco, alcuni Assessori , professionisti vari ed imprenditori locali, hanno alimentato fino ad oggi, in una sorta di palleggiamento sterile (altresì con termine calcistico “melina”) non poche polemiche, il cui strascico rischia di sollevare un polverone che, alimentato dalla faziosità e partigianeria della informazione, potrebbe oscurare, o peggio ancora, insabbiare il vero “oggetto-obiettivo” delle indagini e della pubblica opinione. Molti sono gli articoli ospitati da patentate testate giornalistiche ed “altre” sono le voci che pervengono dai siti web personali.

Se è pur vero che in tali situazioni la verità è il concorso di elementi diversi, tutti i contributi, anche quelli di singole persone, purchè non faziose e veramente informate sui fatti, sono tenuti a fornire elementi di cronaca alla pubblicistica e, perché no, testimonianze a chi di dovere…

Si avverte, ad una attenta lettura, la mancanza di quella sana pratica che è la “collazione” al fine di poter avere l’edizione critica di ciò che realmente si voleva dire, si è voluto dire e/o si vorrà dire, fuoriuscendo, una volta e per sempre, da uno specioso dualismo manicheo che non assegna a nessuno la palma della verità e della giustizia.

Nel coro di questa rappresentazione scenica c’è un “corifeo” (capo-coro) che probabilmente, ritenendosi il depositario della coscienza lirica della città e del popolo, non si accorge o volutamente si distrae, che i suoi contributi non sono spesso il risultato manifesto di una lucida analisi, ma bensì l’estemporanea ed eclettica rappresentazione di monche verità, disarticolate opinioni, tendenziose affermazioni, poiché una volta lo Spina, una volta il dott. De Lorenzo, non hanno fornito, al sig. Gabriele Corona, le indicazioni ed il racconto dei fatti perché lui possa, “novello aruspice”, vaticinare.

Ad onor del vero Gabriele Corona, Presidente dell’Associazione ALTRABENEVENTO, da diversi anni, a titolo personale, licenzia proclami, manifesti, grida,contestazioni, striscioni e quant’altro, mettendo alla gogna chi, pagando sulla propria pelle , viene travolto dai venti delle bufere originate da indagini giudiziarie, casi amministrativi e, non ultimo, rientrando nello specifico dell’associazione, problematiche ambientali.

Saremmo grati a questa Associazione (Altrabenevento) se volesse licenziare documenti e testimonianze quali risultanti di un dibattito articolato in capo a piu’ soggetti organici all’associazione medesima, come firmatari e/o sottoscrittori.

In verità da qualche tempo c’è da dubitare che ciò avvenga, o sia mai avvenuto, e che viceversa il Presidente di questa associazione, vittima di “ psico patologie perinatali” che lo hanno portato a vivere, da grande, una avventura contrabbandata per “culturale e politica”, con dietro il naufragio di uno sfrenato e patologico “individualismo” che lo costringe ad essere piu’ antagonista della verità come risultato di un processo induttivo,e depositario di una verità “RIVELATA”. Nell’ambito di quel dubbio, che ci auguriamo non debba mai diventare certezza, anche il nome di questa associazione, se indagato filologicamente nell’etimo, sembra ritagliato piu’ sul protagonismo “nemico”( quasi un’antagonista trofico di base), che non su un insieme di attori: perché “ALTERUS” è il “ NEMICO”…….., “ l’ANTAGONISTA ”.

Ad onor del vero poiché questa vicenda si svolge in Benevento, avevamo altresì pensato che in un quadro di oscurantismo periferico e locale, si potesse salutare in Gabriele Corona una sorta di “Pasquino” che, nella patria di Niccolò Franco licenziasse “ libelli illuminanti” contro le malefatte del potere e dell’affarismo. Viceversa, poiché il tenore dei suoi interventi, in alcuni casi, è piu’ inteso ad occultare o ad equivocare che non ad illuminare, stiamo maturando la convinzione che il Presidente di Altrabenevento sig. Gabriele Corona, somiglia sempre piu’ all’Aretino Pietro che, in combutta con quella megera di Vittoria Colonna fece condannare (meschini noi!!!) e finanche giustiziare Niccolò Franco per una “pasquinata”.

Siamo altresì avvertiti che, in una città dove l’assenza di cultura di piazza per ben ottocento anni, in un quadro di depressione economica endemica e strutturale, si ingenerano fenomeni di ristagno e di negazione fuorvianti per una corretta pubblicistica, poiché sembra quasi che in questa città l’istituto dell’enfiteusi permanente, abolito per legge dopo l’unità d’Italia, continua in estensione non piu’ sui fondi agricoli, ma sui cervelli degli uomini.

Orbene, essendo prossima la Santa Pasqua ci auguriamo che dopo la drammatica rappresentazione dei “Pilati”, dei “ Kaifa”, dei “Giuda”, lo Spirito Santo, a coronamento della verità, della fede e della giustizia, scenda nei cuori dei protagonisti di questa periferica e locale tragi-commedia e li induca alla sana pratica di quel valore superlativo di una vera PASQUA che è la “RESURREZIONE”.

Con preghiera di pubblicare la presente integralmente, senza tagli che andrebbero sicuramente a modificarne il senso in tutto e/o in parte. Sicuro di accoglimento di questa mia esplicita richiesta, anticipatamente ringrazio e saluto.

F.To Maurizio IONICO
Cell. 338/9435927