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Paduli, il Comune chiede i danni: ‘Malfunzionamenti della Casa dell’Acqua’

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A Paduli è guerra tra il Comune e la ‘Casa dell’Acqua’. L’amministrazione agirà in giudizio al fine di ottenere la risoluzione della convenzione tra l’Ente e i gestori – firmata nel novembre 2018 – “per inadempimento”, secondo quanto si legge in una delibera di giunta di fine settembre.
Non solo: l’esecutivo del sindaco Mimmo Vessichelli chiede la liberazione del suolo comunale occupato dalla struttura – situata nel parcheggio di via G.Longo – e il risarcimento del danno all’immagine del Municipio.
Da quello che si evince nell’atto licenziato, gli inadempimenti si riferiscono alle comunicazioni della Polizia Locale, relative a sopralluoghi effettuati a seguito di segnalazioni e lamentele di cittadini in merito al malfunzionamento dell’erogatore. A luglio scorso il Comune ha contestato la situazione e, ad oggi, secondo la delibera, i problemi perdurano.
Nel lontano 2015 il Comune di Paduli aveva accettato la proposta formulata dall’azienda per l’installazione della struttura mediante la formula del ‘comodato d’uso gratuito’ per sette anni (a partire dalla data di stipula della convenzione) con un prezzo dell’acqua da vendere a 0,05 euro a litro, che sarebbe rimasto invariato per 3 anni. Nel maggio scorso, infine, la richiesta di modifica dei prezzi da parte della società, in concomitanza con le contestazioni.