“Pur
comprendendo le difficoltà create dalla pandemia Covid, rilevano che
nella ASL di Benevento sono emerse innegabili difficoltà nella
gestione dell’emergenza sanitaria. L’incertezza sulle strategie
da adottare e la mancanza di idonei adattamenti organizzativi hanno
evidenziato che i Responsabili delle Unità Operative maggiormente
coinvolte nello scenario emergenziale non sono stati in grado
promuovere l’adeguata collaborazione con gli operatori né di
gestire al meglio l’offerta sanitaria e la sicurezza sul lavoro”.
Così
in una dura nota ANAAO-ASSOMED,
la Cgil Medici, la Cisl FP, il CIMO, la FASSID-AUPI, la Fmv e la Uil
Fpl in una nota congiunta.
“Il
clima di conflittualità –
spiegano –
che troppo spesso si è venuto a determinare tra gli operatori
sanitari ed i vari Responsabili – oltre a non favorire le migliori
condizioni di lavoro dal punto di vista del supporto tecnologico,
umano e psicologico – hanno evidenziato la fragilità dei criteri di
assegnazione degli incarichi gestionali e professionali che nella ASL
di Benevento richiedono di essere urgentemente allineati alle norme
di legge. Purtroppo proprio sugli incarichi professionali e
gestionali, da cui discende l’efficienza e l’efficacia delle
prestazioni sanitarie, si registra l’immobilismo dell’Azienda
nonostante le ripetute sollecitazioni dei Sindacati che hanno portato
all’attenzione del nuovo manager tale problematica fin dai primi
momenti del suo insediamento che risale al Settembre 2019 ben di
sette mesi fa.
I
sindacati – concludono – esprimono
rammarico nel riscontrare che, mentre nelle varie Aziende Sanitarie e
Ospedaliere si riconoscono meriti al personale impegnato ad ogni
livello nella gestione dell’emergenza, nella ASL di Benevento si
assiste addirittura ad intollerabili ritardi perfino sull’attuazione
del nuovo contratto in vigore dal 1 Gennaio 2020, non ancora
applicato nonostante le richieste urgenti di utili confronti alle
quali l’azienda non dà alcun riscontro. L’immobilismo aziendale
non penalizza soltanto economicamente i dipendenti per i ritardi
decisionali che riguardano l’adeguamento stipendiale, la
produttività, l’attività libero professionale, i rimborsi
chilometrici, i buoni mensa elettronici, ecc… ma nuoce soprattutto
perché non si favorisce la crescita professionale dei dirigenti come
peraltro sollecitato dai recenti provvedimenti in materia.
Auspichiamo che il Direttore Generale, dott. Gennaro Volpe, dia il
necessario ascolto dei
sindacati
per consentire la costruzione di relazioni sindacali stabili
finalizzate a promuovere la legalità e a migliorare la qualità e
sicurezza del lavoro nell’esclusivo interesse di preservare la
missione del servizio pubblico a vantaggio degli utenti e dei
cittadini”.