POLITICA
Pepe: ‘Sfiducia vile atto politico a danno della città’
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"Avevano paura di me e del mio buon operato". Con queste parole, l’ormai ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe ha aperto la sua conferenza stampa di fine mandato.
La sfiducia firmata dai 21 consiglieri comunali che nelle ore scorse avevano assegnato le loro dimissioni, tutti candidati alle prossime elezioni con la lista di Carmine Nardone, è, secondo Pepe un grave atto di incoerenza politica, dettata da opportunismi elettorali che dal bene per la città, avvenuto senza alcun tipo di dialogo all’interno del consiglio comunale per paura del confronto diretto. Dovrà essere lo stesso Nardone ora a spiegare alla cittadinanza se è stato lui l’orditore della trama o ne è stato solo spettatore.
"Carmine Nardone – ha dichiarato Fausto Pepe – dovrà anche dire come ha messo insieme questa coalizione di transfughi, di dimissionari e di voltagabbana, capaci di sfiduciare un governo cittadino nei suoi ultimi giorni di vita".
Il candidato sindaco del Centrosinistra alle prossime elezioni riconosce il merito ai consiglieri di Centrodestra e al consigliere dell’UDEUR Angelo Fusaro, di ave agito con dignità e correttezza non avendo sottoscritto la sfiducia, un’ulteriore dimostrazione che la sfiducia si un excamotage elettorale, più che un atto politico dell’opposizione.
"Adesso – continua Pepe – Benevento subirà l’onta del commissariamento e non potrà essere adeguatamente rappresentata ai tavoli regionali sulla questione rifiuti e per la candidatura dell’UNESCO".
La conferenza si è conclusa con un messaggio di Fausto Pepe ai nardoniani: "Bisogna essere uomini prima che politicied avere quindi il coragio delle proprie scelte, dandone conto agli elettori, per il bene della città, che è da sempre stato lo stimolo nrl mio operare".