ECONOMIA
Post alluvione, Confindustria Giovani per il rilancio del Sannio: “Ancora nessuna misura concreta per le imprese”
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GUARDA VIDEO Si alza dal luogo simbolo del disastro provocato dall’alluvione, la zona Asi di Ponte Valentino, la voce degli imprenditori sanniti per chiedere e proporre all’unanimità interventi concreti per il rilancio e la ricostruzione del territorio, a 50 giorni dalla catastrofe che ha colpito 277 aziende di eccellenza provocando oltre 200 milioni di danni alle attività produttive.
L’occasione è stata l’assemblea dei giovani imprenditori di Confindustria presso l’I.ME.VA., a cui ha preso parte, tra gli altri, il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, Marco Gay, che ha voluto testimoniare vicinanza e sostegno ai colleghi sanniti per il “Reload del Sannio”, terra che tra il 2014 e il 2015 si è distinta, secondo i dati presentati durante l’incontro, per l’aumento dell’export, per la riduzione del tasso di occupazione, per il calo della richiesta di cassa integrazione per la prenotazione di oltre 250 assunzioni con l’avvio della riforma del Jobs Act.
Un trend che si è arrestato proprio con l’alluvione e che rischia di prolungarsi ancora per molto, “perché – hanno detto – il presidente di Confindustria Benevento Mataluni e Confindustria Giovani Imprenditori Benevento, Lampugnale – a 50 giorni dall’alluvione non esiste alcuna misura concreta in programma per le imprese e dei 39 milioni di euro stanziati dal governo andrà poco o nulla alle imprese”.
“Ora c’è rabbia – ha evidenziato Mataluni – anche perché riscontriamo poca concretezza anche da parte degli istituti bancari, hanno chiesto un tasso dell’8% alle imprese che hanno chiesto aiuto, vanificando la solidarietà annunciata all’inizio dell’emergenza”.
Misure concrete e strumenti di supporto alle imprese colpite sono state ribadite da Lampugnale che, peraltro, ha terminato il suo mandato e nel pomeriggio lascerà il testimone al suo successore.
Le dichiarazioni nel servizio video