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La Rocca si prepara ai 150 anni del Museo del Sannio: in programma concerti, mostre e la riapertura del Giardino del Mago
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Mostre, esposizioni, riallestimenti, conferenze, ricerche, concerti. C’è questo e tanto altro nel progetto che il professore Marcello Rotili ha sottoposto all’attenzione dei vertici della Rocca per il Centocinquantenario di fondazione del Museo del Sannio. “Per i 150 anni del Museo del Sannio (1873-2023): Una nuova immagine per un grande centro di cultura” – l’incipit del programma che ha trovato l’adesione della Provincia. “Il progetto è ritenuto di grande valore storico, artistico e culturale”, scrive infatti il presidente Nino Lombardi nella delibera di approvazione.
Nel dettaglio, la proposta di Rotili consta di due diverse fasi attuative, consecutive nel tempo. Nel 2023, tra le altre iniziative, prevista una mostra sulla storia del Museo del Sannio, l’esposizione di alcuni reperti donati dalla fondazione Pietrantonio, l’allestimento di nuove vetrine, il restauro di alcuni reperti custoditi in deposito, l’ottimizzazione dell’area ricevimento dei turisti, un nuovo allestimento alla Rocca dei Rettori della Sezione dedicata all’Ottocento, al Risorgimento e alla formazione e storia della Provincia di Benevento. Tra le iniziative anche la ridistribuzione dei dipinti e delle statue in ferro di Dalisi e io spostamento nel Giardino del Mago da riaprire al pubblico.
Il programma scientifico, invece, propone ricerche e conferenze che coinvolgeranno altri musei, diverse università ed enti culturali. Non mancheranno occasioni per approfondimenti dedicati alla storia di Benevento né concerti.
Un progetto che proseguirà, dicevamo, nel 2024, anno in cui sarà dedicata molta attenzione anche alla sistemazione di alcuni luoghi come palazzo Casiello e l’archivio storico provinciale. Momento particolarmente rilevante sarà la presentazione di un progetto di ricerca incentrato sull’Iseo, Iside, Domiziano e ai culti egiziani praticati a Benevento nonché alla nuova organizzazione del relativo Museo. Il tutto, ovviamente, in sinergia e collaborazione con la professoressa Rosanna Pirelli, docente dell’Università L’Orientale di Napoli e incaricata della riorganizzazione della sezione egizia. Il costo totale previsto per gli eventi e per i lavori di valorizzazione è di 200mila euro da spalmare su due annualità.