ECONOMIA
Donne, imprese made in Italy: con il covid nel Sannio crescono investimenti nell’e-commerce
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Imprenditoria femminile, Made in Italy e superamento del gender Gap con un focus dedicato al comparto produttivo primario, settore che negli ultimi anni ha fatto registrare un aumento sensibile di occupazione femminile.
Questi i temi trattati nel corso del Workshop ”Con le donne cresce il Made in Italy”, ospitato dall’Università degli Studi del Sannio nella storica sede di Palazzo De Simone in piazza Arechi II a Benevento.
Si tratta del terzo incontro di un ciclo di eventi, promosso dalla Direzione Generale Politiche Sociali e Socio-Sanitarie della Regione Campania e attuato da Sviluppo Campania nell’ambito del progetto ”Tracciare le differenze. Imprenditorialità, scienza e saperi per superare il gendere gap”.
”In Campania – ha spiegato Concetta Nazzaro, docente di economia agroalimentare del DEMM Unisannio – il dato è molto positivo con circa 22000 aziende guidate da donne. Nel Sannio la media si abbassa, ma c’è stato un incremento di portali di e-commerce, nati in fase pandemica”.
Valorizzare le buone prassi, dunque, raccontando storie di successo ma anche di coraggio che vedono le donne protagoniste così da incentivare lo sviluppo di forme di imprenditoria rosa. Non solo, l’obiettivo dell’appuntamento è stato anche quello di fornire informazioni in merito a bandi, opportunità e misure di intervento per il superamento del cosiddetto gender gap sul lavoro.
Quando si parla di donne e lavoro, infatti, è facile scontrarsi con tematiche legate a differenze salariali, discriminazioni, precarietà e policy aziendali poco inclusive. Un quadro sicuramente poco incoraggiante ma che dall’analisi dei dati registrati sembrerebbe essere scalzato da un trend positivo di donne imprenditrici. Come la storia di successo della sannita Patrizia Iannella, titolare dell’azienda agricola e vitivinicola ‘Torre a Oriente’, con sede a Torrecuso. ”La mia famiglia – ha raccontato l’imprenditrice – mi voleva professoressa di Lettere o avvocato, io però ho scelto Agraria e successivamente ho dato vita alla mia impresa. Una scommessa con me stessa in primis e poi con il mondo esterno. Ho creduto in me e nelle mia potenzialità”.
Le interviste nel servizio video