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Fortore

Comunità montana, Ato e Ospedale di Comunità: Agostinelli replica a Ruggiero

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“Non permetto a nessuno, benché meno al Sindaco di Foiano di Valfortore, di usare toni vergognosi e spregevole sarcasmo nei confronti di un tema così delicato, anzi di temi così delicati.

Sei rimasto solo, caro Peppe, hai avuto la capacità di isolare te e ciò che rappresenti – scrive in una lunga nota il sindaco di San Bartolomeo in Galdo e segretario provinciale di Noi di Centro, Carmine Agostinelli – ed insieme ai tuoi pochi sodali siete stati capaci di annientare, in provincia di Benevento, un partito nazionale che fino a pochi anni fa governava tutto (e male, aggiungerei)! 

Ma procediamo per ordine. Il Sindaco di Foiano (amministratore da ben 27 anni, di cui 15 in maggioranza) nei suoi consueti videomessaggi “Urbi et Orbi”, tenta di distribuire patenti e giudizi nei confronti di vari colleghi, soprattutto fortorini. 

Non guardo mai i suoi video (anche perché, francamente, non c’è un bel vedere), ma gli ultimi due mi sono stati descritti con dovizia di particolari, al punto da costringermi a guardarli. 

Nel suo modo di fare, vi è una regola di fondo: il maldestro tentativo di travisare i fatti e di far credere per vere le sue versioni. 

Purtroppo – prosegue Agostinelli – sarò lungo e me ne scuso in anticipo. Affronterò principalmente 3 argomenti: Comunità Montana; ATO Rifiuti; Ospedale di Comunità.

COMUNITÀ MONTANA – Ruggiero, nel commentare l’ultimo consiglio della Comunità Montana, le cui evoluzioni, a suo dire, ha appreso dalla stampa, ha sferzato un duro ed ingiusto attacco al Sindaco di Baselice, accusandolo di non volere rappresentanti delle minoranze dei Comuni nel Consiglio della Comunità Montana. Come se Lucio stesse cambiando la legge. Così non è. Le minoranze dei Comuni non siedono più al Consiglio Generale dal 2008, cioè dall’entrata in vigore della L.R. 12/2008, la quale, nel riformare gli ordinamenti e la disciplina delle Comunità Montane, stabilisce che il Consiglio delle stesse sia composto dai Sindaci o da consiglieri delegati dai Sindaci. Per ben 14 anni Ruggiero tace sull’argomento. Guarda caso sono proprio gli anni in cui il suo partito era più forte e contava buona parte dei sindaci sanniti, condizionando, quindi, buona parte degli enti di secondo livello. Solo oggi, lo stesso Ruggiero, nell’approvare il nuovo Statuto della Comunità Montana, ha la brillante idea di proporre una partecipazione anche delle minoranze. Guarda caso, ma sarà solo un caso, proprio quando i sindaci sanniti del suo partito sono ridotti all’osso (e la vicenda ATO, su cui ritornerò tra poco, ne è una conferma)… proprio quando le interlocuzioni del medesimo partito appaiono più proficue con le varie minoranze nei vari comuni anziché con le varie maggioranze. Omette di dire che la partecipazione delle minoranze verrebbe sterilizzata dal fatto che i Sindaci (o i loro delegati) avrebbero un voto doppio. Ruggiero, poi, rievoca tempi in cui il Consiglio Generale della Comunità Montana era composto da 52 consiglieri… omette però di dire che l’Ente Montano aveva ben altre funzioni ed era strutturato in ben altro modo. Caro Peppe, anziché commentare ciò che avviene in Consiglio, cerca di viverlo il consiglio, cerca di partecipare alle sedute, visto che hai disertato addirittura quella in cui è stato eletto il Presidente, tra l’altro tuo compagno di partito. Confrontati in consiglio, anziché trincerarti dietro una telecamera senza interlocutori. 

ATO RIFIUTI – Quante bugie. Lui e il suo partito, a suo dire, avrebbero deciso di non partecipare alla competizione. Tu e il tuo partito, caro Peppe, siete stati fatti fuori. State semplicemente raccogliendo i frutti del vostro seminato. Mi dispiace, lo dico davvero, per quella componente del tuo partito che invece cercava un’intesa, evitando al PD questo brutto epilogo. Tu e il tuo segretario potete raccontare quello che volete. I fatti li conosciamo: semplicemente perché li abbiamo vissuti. Il PD, non avendo i numeri per presentare la lista, ha chiesto aiuto a Napoli per siglare un accordo con Noi Di Centro. Ci hanno chiesto tre consiglieri, abbiamo risposto con la necessità di una intesa politica. Da quel momento è sceso il silenzio! Avete continuato a contattare tanti sindaci (fino a ieri mattina) elemosinando firme per sottoscrivere la lista, ricevendo soltanto no. Sapevamo che non avevate la forza di fare la lista e nonostante questo avevamo dato la disponibilità alla mediazione regionale per una presenza PD con motivazioni politiche ed istituzionali. Come è finita? Che avete totalmente deragliato. Non siete stati in grado di presentare nessuna lista. Le uniche liste presentate sono le nostre: eleggeremo 12 consiglieri su 12. Per quanto riguarda poi la gestione passata del sistema rifiuti, caro Peppe, meglio lasciar stare, altrimenti dovremmo scrivere pagine intere per l’opaco ventennio a guida PD.

OSPEDALE DI COMUNITÀ – Nondum matura est, nolo acerbam sumere (quando la volpe non arriva all’uva, dice che è acerba). Sei libero di esprimere il giudizio che vuoi, Peppe, ma devi farlo con rispetto, educazione e garbo istituzionale. Non ti puoi permettere di scimmiottare su un argomento così delicato. L’Ospedale di Comunità è il futuro della sanità nazionale. Medicina di prossimità. Medicina territoriale. Le riforme prevedono questo e i luminari se ne faranno una ragione se non avranno il placet del tuttologo Ruggiero.

A San Bartolomeo ci sarà la Centrale Operativa Territoriale (COT), l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità, su cui ricadranno, grazie alla Regione ed alla progettualità dell’ASL BN, anche fondi del PNRR. Tutto questo, unitamente a: PSAUT, laboratorio di analisi, radiologia, poliambulatorio, centro antidiabetico, costituiscono e costituiranno un vero e proprio “POLO DELLA SALUTE” a servizio dell’intero Fortore. 

Intanto, anziché aspettare che sia pronto tutto, si parte con ciò che è pronto: l’Ospedale di Comunità, che è sostanzialmente un reparto o una struttura di medicina generale potenziata. All’Ospedale di Comunità i pazienti li invierà il medico di famiglia (ad esempio per approfondimenti diagnostici o per osservazioni del paziente), oppure potranno provenire dai reparti ospedalieri o direttamente dal pronto soccorso. L’assistenza sarà garantita sulle 24 ore dal personale infermieristico e addetto all’assistenza, dai medici di medicina generale, dai pediatri di libera scelta, dai medici di continuità assistenziale e dagli specialisti ambulatoriali. 

Per noi, come ho già sostenuto due anni fa, oltre ad essere l’unica scelta praticabile e contemplata dal piano sanitario regionale, è l’opzione che meglio si inserisce a completamento degli altri servizi presenti: PSAUT, poliambulatorio specialistico, laboratorio di analisi, radiologia, centro diabetologico, etc…

Io, da Sindaco, gioisco e ne sono orgoglioso. Eh sì, per la mia comunità  (e credo per l’intero Fortore, compresi i tuoi concittadini che sicuramente non hanno colpe per le inopportune esternazioni di chi li rappresenta) è la notizia del secolo.

Nonostante i tuoi maldestri tentativi, caro Peppe, non riuscirai ad isolare il Fortore come hai isolato te stesso, fattene una ragione”.

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