Cittadini
‘Avere il Covid? Esperienza che destabilizza. Essenziali empatia e aiuto del prossimo’
Ascolta la lettura dell'articolo
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Roberta Gisoldi, 27enne di Castelpoto. Questa mattina, dopo 27 giorni, è finalmente risultata negativa al covid. Nella missiva inviata alla nostra redazione, la giovane sannita ha dedicato qualche pensiero alla situazione di difficoltà che accomuna tutti.
“Al 27° giorno di positività e risultata finalmente negativa, vorrei provare ad esprimere ciò che penso. Il Covid-19 è un virus, è contagioso, è spaventoso ma è soprattutto un’esperienza. Avere il Covid-19 è un esperienza. Un’ esperienza che ti destabilizza fisicamente ed emotivamente. E quando ti raggiunge non puoi fare altro che pensare “Cavolo, mi ha preso!” sentendoti come quando da piccolino scendevi da una di quelle giostre che girava all’impazzata lasciandoti intontito per un po’.
Però..tra mille pensieri, sintomi differenti, isolamento, confronti, timori, confusione, attese di una burocrazia incasinata e lenta vorrei riflettere su una cosa in particolare. Il Covid-19 in moltissimi casi porta via il respiro, sapori e odori ..ma c’è una cosa che non dovrebbe portar via mai: l’empatia! Perché vi assicuro che, in queste situazioni è l’unica cosa che ci salva.
In giorni e giorni di mancanze affettive sapere di poter contare sul sostegno di chi ci vuole bene è ESSENZIALE! Ed è qualcosa che mai si dimentica! Ah, giusto una piccola precisazione. Quando qualcuno esclama “i positivi sono la causa di tutte le norme non rispettate”, vorrei dirvi dal più profondo del mio cuore che davvero non avete capito nulla di questo virus maledetto e mi auguro voi possiate davvero confrontarvi con voi stessi e i vostri pensieri un giorno, anziché fare i leoncini da tastiera.
Piuttosto che pigiarle su quei tastini, così a caso, tendetele quelle mani..impegnate il vostro tempo per dedicare un pensiero, un gesto e un’attenzione in più a chi vive queste situazioni. A chi invece le mani le ha afferrate, senza lasciare la presa mai, stringendosi più forte intorno a me e alla mia famiglia… vorrei solo dire GRAZIE, con un affetto immenso!”.