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La storia del nonno vigile Pietro: ‘Ho sconfitto il covid e ora torno dalla mia famiglia e nella mia Puglianello’
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Il 25 gennaio un momento di gioia in famiglia per festeggiare i 74 anni. Passano meno di 24 ore e si ritrova ad affrontare la notizia peggiore che potesse ricevere: positivo al tampone anti-covid. Inizia così la storia, a lieto fine, di Pietro Saudella, postino in pensione di Puglianello, che per oltre 40 giorni ha combattuto, senza mai mollare di un centimetro, la sua personale battaglia contro il virus.
L’anziano, conosciutissimo nel centro sannita per le sue attività di volontariato con la Caritas e come nonno vigile, si è accorto che qualcosa non andava dopo aver accusato i primi sintomi del virus: dolore al petto, occhi lucidi ed un po’ di tosse. Nei giorni successivi anche la moglie Filomena e la figlia Carmela hanno iniziato ad avvertire gli stessi malori. Una situazione che li ha portati a sottoporsi al tampone che ha dato esito positivo per tutti e tre.
Qualche giorno dopo si è reso necessario il ricovero a causa della febbre che si era alzata a 38.5 e la saturazione che oscillava tra valori bassi e normali.
“All’inizio – ci ha raccontato Pietro – non volevo andare in ospedale. Sono cardiopatico, ho subito diversi interventi nella mia vita e non volevo tornare in ospedale. Alla fine, però, il sindaco di Puglianello, Francesco Maria Rubano, ha insistito e mi ha convinto. E’ iniziata così la mia battaglia più dura contro il virus”. La decisione di trasferirlo al ‘San Pio’ è stata presa dalla figlia dopo un consulto con il primo cittadino e il medico del nosocomio sannita, Giuseppe Panza, che una volta appreso il quadro clinico ha suggerito il ricovero ed una Tac. Una decisione tempestiva che, probabilmente, è stata decisiva nella lotta al covid del 74enne.
Siamo arrivati così al 28 gennaio e l’anziano, dopo l’arrivo in ospedale, è stato ricoverato nel reparto di Pneumologia/Sub Intensiva. Immediatamente sono partiti i protocolli sanitari e la situazione è iniziata a peggiorare con il 74enne che ha anche dovuto utilizzare il casco per la respirazione. Il suo corpo, però, ha reagito bene ed un po’ alla volta i valori si sono stabilizzati fino allo scorso 8 marzo, quando finalmente è stato dimesso.
“In ospedale gli infermieri mi stavano sempre intorno – ha ricordato Pietro -, mi incoraggiavano e i dottori sono stati professionali e mi hanno sostenuto in tutti i modi. Fortunatamente, dopo qualche giorno, non ho avvertivo dolori e nessun sintomo”. Nel frattempo, sono giunte altre buone notizie con la moglie e la figlia che si sono negativizzate concludendo il loro percorso a casa.
Oggi il 74enne è stato trasferito a Villa Margherita dove inizierà una nuova sfida: la riabilitazione. Lavorerà per far tornare a pieno regime i suoi polmoni, ma anche il suo corpo: “In questi quaranta giorni – ha raccontato – ho perso dei chili ed anche le forze. E’ stato difficile rialzarsi dal letto, ma con l’aiuto del personale sanitario sono sicuro che ritornerò presto a casa, credo ci vorranno ancora una ventina di giorni”.
Un attesa che lo costringerà lontano dalla sua famiglia, che non vede dal vivo dal giorno del suo ricovero, ma anche dalla sua Puglianello dove è impegnatissimo nel sociale. “Quando io e la mia famiglia siamo stati in isolamento – ha aggiunto – tutti in paese ci hanno dato una mano. Qualcuno andava a fare la spesa, altri in farmacia o dal dottore per commissioni varie”. Una dimostrazione di affetto nei confronti di un uomo che si è sempre impegnato per gli altri, come dimostrano le sue attività nel sociale con la Caritas e con le associazioni per la realizzazione di eventi e feste.
Con la guarigione di Pietro, Puglianello è tornata ad essere covid free come ha anche sottolineato il sindaco Rubano su Facebook: “Siamo una comunità solidale – ha sottolineato – e in questi mesi ci siamo impegnati come amministrazione per tutelare i cittadini. Abbiamo messo in campo screening gratuiti e azioni di sostegno alle fasce più deboli. La vittoria di Pietro è un successo per tutta la nostra comunità”.
Una vittoria e una storia che in questi tempi difficili regalano un sorriso ed una speranza a quanti ancora lottano contro il covid. La forza di volontà di Pietro rappresenta un esempio da seguire per sconfiggere insieme questo nemico invisibile, mantenendo sempre alta la guardia e non sottovalutando un avversario terribile.