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‘San Pio’, arriva il kit diagnostico per lo studio dell’immunità da covid
Si tratta di un prodotto denominato “Immunocovid”, sviluppato grazie alla collaborazione istituzionale tra l'azienda ospedaliera beneventana, l'Unisannio e la spin-off dell'ateneo sannita Genus Biotech specializzata nell'analisi genetica e nella diagnostica molecolare, nata su spinta del docente Vito insieme al centro TecnobiosAscolta la lettura dell'articolo
Il Sannio avrà a disposizione un kit diagnostico per rilevare l’immunità dal Covid-19 e si avvarrà di campioni sierologici già in dotazione dell’Ospedale “San Pio” di Benevento: si tratta di un prodotto denominato “Immunocovid”, sviluppato grazie alla collaborazione istituzionale tra l’azienda ospedaliera beneventana, l’Unisannio e la spin-off dell’ateneo sannita Genus Biotech, specializzata nell’analisi genetica e nella diagnostica molecolare e nata su spinta del docente Pasquale Vito insieme al centro Tecnobios.
Il kit diagnostico, presentato presso la sala convegni dell’ospedale beneventano nel giorno in cui la città di Benevento è diventata covid-free, è gratuito e ha ottenuto già le necessarie certificazioni e il dovuto accreditamento.
“In termini di risultati ha un’affidabilità del 96% e differisce dai più noti test rapidi per la strumentazione di cui si dota”, ha evidenziato il responsabile del controllo di qualità del kit ericercatore di Genus Biotech, Gaetano Cardinale nello spiegare come funziona.
La strumentazione è stata definita a “km 0” dal docente Pasquale Vito, che si è detto “particolarmente orgoglioso per il prodotto che rende il Sannio più autonomo nell’affrontare le conseguenze dell’epidemia da coronavirus e le eventuali future evenienze”.
D’altro canto rappresenta, secondo quanto dichiarato dal rettore dell’Unisannio, Gerardo Canfora, anche “la concretizzazione della terza missione che ogni ateneo si impegna realizzare nel mettere a disposizione dello sviluppo e del benessere del territorio e della società didattica e ricerca.”
“Trasferimento tecnologico e di conoscenze che ha determinato – ha detto Canfora – la creazione di una start-up in un settore strategico, quale quello biotecnologico, che in Italia conta 13mila addetti ad altissima specializzazione e vale 12 miliardi di euro.”
Alla presentazione anche il sindaco Clemente Mastella. Nel ribadire che “rispetto alla città stiamo facendo il meglio di noi stessi insieme all’ospedale”, si è detto “molto contento per il kit diagnostico” definendolo “molto importante per il territorio in vista anche dell’autunno” e ha lanciato bordate al governo in merito alla “scarsa collaborazione in termini finanziari per il centro di ricerca di Pomezia che sta studiando il vaccino con l’Università di Oxford.”