Comune, battaglia legale contro il centro disabili: chiesti oltre 64mila euro

Lo scontro tra il Comune di Benevento e la cooperativa sociale “La Solidarietà” che gestiva il centro “E’ più bello insieme” si avvia verso la battaglia legale. Palazzo Mosti, infatti, ha pubblicato sull’albo pretorio dell’Ente una determina del settore Avvocatura per promuovere una azione legale per il recupero delle somme relative al mancato pagamento dei canoni di locazione dell’immobile di via Firenze dove venivano svolte le attività in favore dei disabili. L’importo richiesto è di poco superiore ai 64.500 euro

LA VICENDA – Era il 25 giugno del 2018 quando i vertici della struttura organizzarono un incontro per comunicare la chiusura del centro entro prevista per pochi giorni dopo, il 30 giugno. Nell’occasione, emerse che l’iter amministrativo ed i carteggi con il Comune di Benevento – capofila dell’Ambito B1 – erano partiti dall’inizio dell’anno e il tema erano i canoni arretrati e una convenzione, stipulata con l’ex sindaco Pepe, per l’utilizzo gratuito dei locali. In quei mesi ci fu anche una visita dei Nas.

Due giorni dopo l’annuncio positivo, al termine di un vertice a via Annunziata, nel quale il sindaco Mastella e il direttore della Caritas, Nicola De Blasio, dichiaravano di aver trovato una soluzione. In sostanza le parti trovarono un accordo sia per la vicenda di natura finanziaria che per quella legata alle migliorie da effettuare dopo l’ispezione dei carabinieri.

Dal tavolo emerse la volontà di fissare insieme un canone, mentre sui debiti pregressi fu proposto e accettato un accordo transattivo. I compensi sarebbero stati pagati con le attività svolte in favore della collettività attraverso la compensazione dei servizi erogati ai disabili non in possesso dei voucher dell’Ambito di riferimento, ma anche grazie a delle somme che la cooperativa vantava nei confronti del Comune e legate a dei finanziamenti regionali vincolati per dei servizi sociali che l’associazione aveva svolto, ma per i quali non era stata mai pagata. Somme già a disposizione del Comune, o meglio dell’organismo straordinario della liquidazione, insediatosi dopo il dissesto.

IL NODO OSL – Da qui nasce il nodo della vicenda. L’accordo transattivo, infatti, secondo Palazzo Mosti non sarebbe stato accettato dalla commissione liquidatrice “che – ha spiegato l’assessore ai Servi sociali, Luigi Ambrosone – non si è mai espressa in merito”. Da ricordare che gli eventuali canoni non corrisposti e i crediti vantati dalla cooperativa sono entrambi sotto la giurisdizione dell’Osl perché riguardano periodi precedenti al dissesto.

“Saltato l’accordo – ha aggiunto Ambrosone – il Comune ha dovuto procedere ad un bando per una nuovo affidamento del servizio. Alla gara la cooperativa non ha partecipato e, inoltre, il settore ha dovuto avviare l’iter amministrativo del caso”.

Differente, invece, la versione della cooperativa: “L’osl non ha risposto in maniera negativa – ha dichiarato il legale, Alessandro Cefalo -, ma al contrario ha chiesto delle delucidazioni contabili agli uffici del Comune che non hanno mai fornito quanto richiesto. Questo è l’unico motivo per il quale si è interrotto il procedimento”.

Non è tutto, però, secondo il legale: “Al di là dei canoni arretrati e della eventuale scadenza della procedente convenzione, che tra l’altro non prevedeva un termine, a “La Solidarietà” non sono stati liquidati nemmeno i crediti legati ai fondi regionali con destinazione vincolata, oltre 40mila euro. Anche su questo aspetto cercheremo di fare luce ed, infatti, abbiamo incardinato un procedimento per chiedere il motivo della mancata liquidazione delle somme”.

IL FUTURO – Questa la vicenda amministrativa che a breve potrebbe tramutarsi in una battaglia legale. Sullo sfondo, invece, resta il rammarico delle famiglie dei disabili che dopo la notizia dello stop avevano realizzato proteste e flash mob per evitare la chiusura. Nel dicembre del 2019, infine, con l’annuncio di un nuovo progetto relativo ad un nuovo centro polifunzionale. Si tratta di un immobile in via Pisacane, a Benevento, dove i disabili potranno trovare una nuova casa e ripartire con le attività che sono state interrotte. Nell’occasione fu lanciato un crowdfunding che ha visto l’intervento di associazione e artisti a sostegno del progetto. I lavori sono iniziati e sono in attesa di essere ripresi dopo il Covid-19.