CRONACA
Usura ed estorsione aggravata in concorso: annullata condanna per 64enne di Montesarchio
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La VI sezione della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso proposto dall’avvocato Vittorio Fucci, ha annullato, con rinvio, la sentenza di condanna a 6 anni di reclusione nei confronti di Carlo D‘Angelo, noto commerciante 64enne di Montesarchio, imputato di usura e di estorsione aggravata in concorso con un altro imputato originario sempre del comune caudino.
Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nell’udienza celebratasi ieri, aveva chiesto l’accoglimento del ricorso con conseguente annullamento della sentenza di condanna in favore di Carlo D’Angelo, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci, e l’inammissibilità del ricorso con conseguente conferma della condanna nei confronti dell’altro imputato, gravato dalla contestazione dei reati in concorso con il 64enne.
Già precedentemente la difesa di Carlo D’Angelo e di Pasquale Colombo aveva colto l’importante risultato della assoluzione del 64enne dall‘aggravante del metodo camorristico, con la riduzione della pena, in Appello, da 9 a 6 anni di reclusione e l’assoluzione con formula piena, sempre in Appello, di Pasquale Colombo, che in primo grado era stato condannato a 9 anni di reclusione per usura ed estorsione aggravata in concorso con D’ Angelo e Antonio Maglione. Sempre in appello era stato assolto Benito Caputo, di Sant’ Agata De’ Goti, che in primo grado, aveva riportato una condanna a 13 anni di reclusione per associazione camorristica.
Come si ricorderà la vicenda trattata dalla Suprema Corte di Cassazione riguardava la nota operazione “La montagna“, che nel 2016 portò in carcere decine di persone con le accuse, a vario titolo, di associazione camorristica e di estorsione ed usura aggravata anche dal metodo mafioso.
Le indagini, che portarono alle diverse ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, erano fondate su intercettazione telefoniche ed ambientali, su attività di appostamento dei carabinieri e su dichiarazione accusatorie delle vittime dei vari reati.