CULTURA
Una scultura del vescovo David nei vicoli di Benevento: la scoperta dello studioso De Noia
Ascolta la lettura dell'articolo
Nuova scoperta dello studioso e artista sannita Giovanni De Noia. In un vicolo del centro storico di Benevento ha individuato una scultura che potrebbe raffigurare il vescovo David, uno dei più grandi personaggi della storia cittadina.
“Il vescovo David del Principato Longobardo di Benevento dell’ottavo secolo – scrive De Noia – è stato senza ombra di dubbio il più grande di tutti gli uomini che la storia del Sannio ricorda e che merita di essere sottolineata per farla conoscere a tutti i Beneventani (e non solo) per i suoi valori culturali, umani, sociali e religiosi che ha comunicato in passato ai nostri avi e che in parte ci hanno trasmesso e anche formati.
David per il suo grande operare lasciò tracce profonde ed indelebili, tanto, che alla sua morte pare sia stato anche venerato dai beneventani (lo si presume da alcuni primi riscontri sulla sua presunta tomba scoperta di recente da un archeologo e che andrebbero al più presto verificati).
La sua grandezza – prosegue nella nota lo studioso – iniziò quando da ambasciatore evitò una sicura carneficina alla città di Benevento che Carlo Magno voleva eseguire a tutti i costi pur di distruggere il suo nemico Arechi II. Il vescovo con la sua opera diplomatica convinse il Re Carlo a non infierire su un popolo innocente,che per prima cosa tolse l’assedio alla città che ormai era affamata e ridotta allo stremo. Il bene dei beneventani nei confronti del vescovo aumentò ancora di più nel corso degli anni quando arricchì di marmi preziosi e numerosi affreschi la cattedrale, e infine, per l’omelia del 18 dicembre 795 in occasione della consacrazione e celebrazione della vergine Maria leggendo alla folla che gremiva il Duomo, un inno, che verrà riconosciuto come il più bello che sia mai stato dedicato alla Madonna. Il testo Mariano si trova custodito in Vaticano.
La grandezza anche letteraria di David non era affatto inferiore a Paolo Diacono (i due erano i soli che erudivano la Corte), e a ricordare questa qualità una lapide e ben visibile sulla facciata del Duomo.
La scultura si trova in una edicola in un vicolo di Benevento – conclude De Noia – ed è di colore marrone. Il vescovo è raffigurato con un lungo saio che ricorda l’Ordine Agostiniano con il suo pastorale detto ferola (un bastone nodoso che usavano i pastori), altri segni distintivi come i mustacchi tipici dei longobardi. Lo stile della scultura è medioevale.
Molti osservatori obietteranno perché proprio David e non un altro?, ebbene la quasi certezza che sia proprio lui e non un altro non c’è: l’ipotesi però che sia David, nasce dal fatto che nell’arco di due secoli nessun altro aveva delle valenze propositive tali da poter essere immortalato (cosa concesso solo a Santi e Re)”.