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CULTURA

La vita social di Barbara Gambatesa: ‘Alle offese sul web rispondo con l’indifferenza. ‘Pizza gate’? Sono stata male. Ora sogno di insegnare a scuola’

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La storia di questa domenica racconta di Barbara Gambatesa, una delle content creator sannite più seguite sul web. Una ragazza intelligente che, a soli 27 anni, ha saputo costruire percorsi – di vita e in Rete – davvero interessanti. Da personal trainer, è stata brava a sfruttare i social per farsi conoscere e apprezzare, trasformandoli nel suo lavoro. Ha vissuto a pieno la trasformazione delle piattaforme digitali, che hanno smesso di essere “network” e sono diventate “media” iperattivi, canali pronti a trasmettere ad ogni secondo senza alcuna interruzione. Come lei, un po’ tutti ci siamo trasformati in ‘emittenti’. Ma se per molti i risultati sono stati disastrosi, per altri come Barbara le conseguenze sono state anche estremamente piacevoli e redditizie. Un mondo dorato, insomma, che è però ‘opportunità e calamità’, croce e allo stesso tempo delizia: come spesso succede, infatti, Barbara ha saputo anche affrontare feroci critiche e offese personali che le sono piombate addosso, a seguito di una esposizione mediatica finita alla ribalta nazionale. Oggi conta numeri da capogiro, un po’ come il suo fisico: quasi 700mila follower su Instagram, 3,7 milioni su Tik Tok, tanti progetti in cantiere e contratti di sponsorizzazioni che la portano in giro per l’Italia come una trottola. Fondamentalmente è rimasta la ragazza semplice di provincia, legatissima alla famiglia e agli amici di sempre, con i quali condivide spesso momenti di vita che finiscono inesorabilmente sotto i riflettori del web. La danza resta il suo grande ‘amore’, così come l’insegnamento nelle scuole, il suo piano A quando tutto questo clamore su influencer e social network finirà. Anche se – dicono gli esperti – abbandonare la vita sugli smartphone potrebbe essere difficile tanto quanto lo è stato smettere di fumare in massa…

Come nasce l’interesse per il mondo dei social? Quando hai capito che poteva essere un lavoro?
E’ nato tutto per gioco. Come un po’ tutti, quando si iscrivono sulle piattaforme social e le utilizzano come forma di intrattenimento. Piano piano, però, ho iniziato a notare che i miei contenuti piacevano tanto e diventavano virali. Ho dunque iniziato a capire che potevo avere una buona predisposizione verso questo mondo. In occasione della mia laurea, poi, i miei video sono esplosi, indossando tra l’altro il tailleur di un’azienda napoletana, che successivamente mi ha chiesto di fare nuove sponsorizzazioni attraverso i miei canali. Lì ho capito che poteva essere una ulteriore forma di guadagno, se non proprio una occasione di lavoro.

La svolta è stato forse proprio quel video che ti ha fatto conoscere in tutto il mondo come la ‘laureata di Tik Tok’…
Sì, quel video su Tik Tok oggi ha superato i 64 milioni di visualizzazioni. Ma ha avuto anche tantissime visualizzazioni su instagram e altri canali, in quanto è stato ricondiviso una infinità di volte. Per un totale di circa 100 milioni di visualizzazioni.

Da lì è partita la tua esperienza sui social media, anche se eri già conosciutissima. Come crei i tuoi contenuti? C’è uno studio in base ai tuoi interessi o segui le tendenze del momento?
Un po’ seguo i suoni di tendenza, un po’ le mie passioni come ad esempio la danza, il fitness e lo sport in generale. Ti faccio un esempio: nel periodo del covid e della quarantena ho creato diversi contenuti per invitare le ragazze ad allenarsi con me da casa. Anche in quel caso ha funzionato sia sul piano social sia sul piano lavorativo grazie al coaching online: ho infatti ricevuto tantissime richieste di persone che volevano seguire i miei piani di allenamento. In realtà è stato un qualcosa fine a se stesso e relativo a quel periodo particolare: andando avanti mi sono resa conto che il lavoro proveniente dal web – io come intermediaria tra brand e pubblicità effettiva – mi dava maggiori opportunità di guadagno e anche più richieste. Così ho dovuto abbandonare necessariamente il coaching per dedicarmi al percorso social. 

Tante sono le critiche e anche le offese ricevute sul mettere in mostra il tuo corpo. Cosa rispondi?
In un primo periodo – all’inizio chiaramente ero anche più piccola – mi capitava di rimanerci molto male di fronte alle critiche e alle offese e magari tendevo a rispondere con altrettante offese. Oggi rispondo con l’indifferenza: crescendo e maturando ho compreso che le offese provengono da persone represse e fondamentalmente cattive. Persone che si nascondono dietro una tastiera per attaccare gratuitamente e a prescindere, senza neanche conoscerti. Perché mi espongo così tanto e metto in mostra il mio corpo?  In primis, perché vado fiera dei risultati che ottengo in palestra con tanti sacrifici quotidiani; secondo punto: non credo ci sia nulla di male a mettersi in mostra entro determinati limiti; terzo: questa è la tipologia di contenuto che mi appartiene e che mi ha permesso di diventare un personaggio pubblico in Rete. A chi mi critica rispondo che i loro commenti non sono altro che ulteriori ‘social insight’, che portano nuovi engagement (ndr. strategia di marketing che mira a coinvolgere il pubblico di riferimento in modo attivo e partecipativo).

Nel settembre 2023 sei stata al centro di una polemica nazionale con il pizzaiolo Porzio. Cosa ti ha lasciato quella storia come insegnamento?
E’ stato un periodo molto difficile per me: non ti nego che ho avuto difficoltà ad uscire di casa e a parlarne. Sapevo di essere dalla parte della ragione ma, inevitabilmente, per come avevo gestito la storia, potevo essere potenzialmente criticabile da gran parte del pubblico. Questa cosa mi faceva molto male: la mia ingenuità mi aveva portato a comportarmi in modo sbagliato non tanto nella pizzeria, dove sono stata genuina. Sono stata ingenua nel reagire alle offese e ai commenti. Cosa ho imparato? Ad essere più furba e a pensare dieci volte prima di una reazione. E sicuramente a valutare meglio le situazioni e a non fidarmi di chiunque, così a primo acchito. 

Secondo te ci sono dei pregiudizi nei confronti di buona parte degli influencer? 
Assolutamente sì. Credo ci siano pregiudizi verso tutti i content creator e influencer. Sono attività che vengono viste come semplici e che portano soldi facili: inevitabilmente sono molto invidiate e di conseguenza criticate. Ritornando al ‘pizza gate’, in quell’occasione sono stati portati erroneamente a paragone due lavori molto differenti: da una parte l’immagine del pizzaiolo che si alza di notte per andare a lavorare e fa sacrifici, dall’altra l’influencer definita ‘scroccona’ che pretende di avere prodotti gratuitamente, che poi, senza nasconderci dietro un dito è un po’ l’aspirazione di tutti. Questa ricostruzione stereotipata mi ha fatto male e mi ha penalizzato ulteriormente.

Parliamo di cose belle: la danza è la tua più grande passione. Ma in generale con la musica hai un talento speciale…
Il ballo è la mia vita. Nel 2022 sono stata vice campionessa italiana di danze latino americane. Purtroppo ho dovuto interrompere il percorso agonistico per un infortunio al piede. Continuo però a ballare pur non facendo più gare. In passato, invece, ho avuto una formazione classica, raccogliendo tante belle soddisfazioni. Da sempre ho avuto la passione per la musica e una certa predisposizione per l’arte in tutte le sue sfaccettature. Ho una dote naturale che mi permette di suonare ad orecchio diversi strumenti musicali e imparare da autodidatta. Mi cimento da sempre anche nel mondo della fotografia: ho lavorato in passato come fotografa nei locali per raccontare diversi eventi attraverso le immagini.

Protagonista in un videoclip de ‘I Desideri’, quest’estate hai aperto qualche loro concerto con il tuo primo singolo dal titolo ‘Due drink ed un rosé’. Com’è nata questa idea?
‘I Desideri’ mi hanno ascoltata per caso e mi hanno proposto di lavorare insieme. Hanno scritto e prodotto questa canzone per me, anche perché sono completamente estranea al mondo discografico e non avrei saputo neanche come muovere i primi passi. Dopo il singolo, ho avuto anche altre proposte da vari produttori, ma non so se continuerò questo percorso. Nonostante io ami la musica e tante persone riconoscano in me un certo talento per il canto, in realtà non riesco a vederla come la mia strada. Preferisco dedicarmi ad altro.

Sei tra le protagoniste del reality ‘The Social Home’. Che esperienza è stata?
“The Social Home” è stata una esperienza molto bella che mi ha segnato tanto. Probabilmente farò anche un tatuaggio per ricordare questo bellissimo momento vissuto nella mia vita. Sono stati trenta giorni indimenticabili, nei quali ho conosciuto tante persone che, al di là del loro lavoro social o dell’esposizione televisiva, sono davvero fantastiche e semplice. Persone vere e sincere, con le quali ho ancora rapporti oggi. ‘The Social Home’ è stata una esperienza che mi ha segnato tanto perché mi sono messa in gioco, in quanto eravamo in sfida quotidianamente.  Sono felice di aver superato a testa alta le prove alle quali sono stata sottoposta: mi ero imposta di dare il massimo e ci sono riuscita. Sono grata a questo reality per avermi permesso di superare le mie paure: penso alla fobia degli insetti, al fatto stesso di essermi relazionata e aver vissuto con sconosciuti o comunque all’idea di dormire senza i miei confort. Uscire dalla mia comfort zone era, infatti, la mia paura più grande.

Chiudo sul futuro: quali sono i progetti in cantiere? Qual è il sogno nel cassetto?
Per quanto riguarda il lato ‘social’, continuerò questo percorso che in ogni caso rimarrà il mio piano B. Il piano A è legato al mio percorso di studi: sono laureata in Scienze Motorie e specializzata in ‘Attività Motoria Preventiva e Adattata’. Sto ricevendo tante chiamate dalle scuole: nelle scorse settimane alcune proposte le ho dovute rifiutare perché ero all’interno del reality. Per il futuro sogno la scuola, ma continuerò a lavorare parallelamente con i social. 

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