Frasso Telesino, ‘arancia meccanica’ nell’abitazione di un medico

Terrore nella tarda serata in un’abitazione di via Piconi, a Frasso Telesino.  Più rapinatori con il volto incappucciato hanno fatto irruzione nella casa bloccando una famiglia ancora sveglia e alcuni amici presenti.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, le vittime sarebbero state anche picchiate prima di essere immobilizzate. In questo modo i malviventi hanno potuto mettere a soqquadro le stanze rubando soldi e oggetti di valore.

Una notte di grande paura dunque nella casa di un medico del posto: nella villetta erano presenti le due figlie del professionista – una maggiorenne e una minore – e due amiche della primogenita. I rapinatori avrebbero approfittato dell’uscita delle due giovani ospiti per fare irruzione: quando le ragazze sono rientrate hanno assistito alla scena terrificante con l’amica legata e in difficoltà. Anche le altre sono state successivamente bloccate per dare la possibilità ai banditi di cercare in tranquillità oggetti di valore in casa.

Quando il padre di una delle ragazze ospiti è arrivato in via Piconi per riaccompagnare la figliola a casa, è stato fatto entrare ed è stato anche lui immobilizzato. Stessa sorte è toccata alla moglie dell’uomo che, non vedendo ritornare il marito in auto, è andata ad accertarsi della situazione, rimanendo vittima dell’azione criminale. Secondo le prime informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, la signora sarebbe stata anche colpita e ferita alla testa.

Una volta immobilizzati tutti, i malviventi hanno messo a soqquadro le stanze in cerca del ‘malloppo’, ancora in fase di quantificazione. Nei minuti concitati avrebbero anche provato ad aprire una cassaforte, ma hanno poi desistito e sono scappati a bordo di un’auto.

Dopo un po’ di tempo le vittime sono riuscite a liberarsi e a far scattare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita che hanno avviato le indagini per identificare gli autori della rapina. Nell’abitazione anche i sanitari del 118 per medicare i malcapitati, in particolare la mamma di una delle due ragazze, che ora è ricoverata con delle ferite.

LE REAZIONI – Francesco Maria Rubano, vice presidente della Provincia di Benevento, ha espresso totale e convinta solidarietà alle vittime dell’ennesimo crimine perpetrato da rapinatori nella cittadina di Frasso Telesino. “In Valle Telesina è in atto una escalation di crimini ed aggressioni a danno di Famiglie di residenti” – ha dichiarato Rubano, che ha così proseguito: “Quanto accaduto nelle ultime ore a Frasso Telesino appare, se possibile, ancora più grave rispetto agli inquietanti fatti di cronaca nera registrati nei giorni precedenti.

I cittadini della Vallata telesina sono sempre più preoccupati per uno stato di cose oggettivamente grave ed intollerabile. Nei giorni scorsi si è svolto proprio in Valle Telesina, presso il Comune di Amorosi, una riunione straordinaria del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Galeone: e già questo dimostra, al di là di ogni dubbio, che è necessaria una risposta ancora più forte da parte di tutte le Istituzioni pubbliche rispetto ai drammi patiti dalla popolazione.

Sono vicino alle Forze dell’Ordine che fanno tutto quanto è nelle loro possibilità, ed anche di più, per prevenire e contrastare queste aggressioni criminali messe in atto da gentaglia totalmente priva di scrupoli; ma debbo prendere atto ed auspicare che siano adottati ulteriori provvedimenti da parte del Ministero dell’interno per rafforzare gli organici della Polizia e dei Carabinieri presenti sul territorio”.

Anche i consiglieri comunali di opposizione di Frasso Telesino – Pasquale Viscusi, Vincenzo Ciervo e Roberti Iannotti –  esprimono la loro piena vicinanza alle famiglie colpite la scorsa sera da una efferata rapina. “Un episodio gravissimo – scrivono – per la nostra comunità che, in questo momento, ci vede tutti feriti nell’anima. Un episodio che pone però, l’accento su un problema sicurezza che, nelle ultime settimane soprattutto, sta interessando l’intero Sannio, sul quale credo sia necessario avviare un seria discussione.

Questo – concludono – è il momento della presa d’atto e risoluzione di un problema estremamente rilevante, e non certamente quello di sterili provocazioni. Provocazioni che mai dovrebbero venire, come purtroppo accaduto, da  chi, dovrebbe rappresentare l’istituzione comunale, sinonimo, in momenti come questi, di massima unità”.