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Dimissioni, Pepe: “Nessuna incompatibilità”. E attacca Mastella: “Non governa”
L'appello al Pd: “Ritrovare unità per costruire una valida alternativa politica”Ascolta la lettura dell'articolo
“Stiamo vivendo il periodo della distruzione amministrativa della città”. Così l’ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha parlato del governo Mastella nel corso di una conferenza stampa per chiarire le motivazioni che lo hanno portato a dimettersi dalla carica di consigliere comunale di opposizione.
Un incontro che è servito per ribadire le verità dell’ex primo cittadino in merito a situazioni politiche, riguardanti Palazzo Mosti e in più in generale il Partito democratico, e personali. In primis, Pepe ha voluto ribadire la sua posizione in merito alla presunta incompatibilità con il lavoro che svolge al Comune di Cervinara. “Ho rinunciato – ha spiegato – ad avere incarichi di lavoro migliori per il semplice fatto di essere un Consigliere Comunale”.
Ma le motivazioni delle dimissioni si poggiano anche su motivi politici e sulla difficile situazione che vive l’opposizione di Palazzo Mosti. “In questo anno e mezzo – ha detto l’esponente del Pd – ho provato a portare avanti un’azione politica concreta che, però, non è andata in porto”. Parole che richiamano una spaccatura all’interno della minoranza, “incapace – secondo Pepe – di costruire un’alternativa valida di governo perché ancora ferma al giugno del 2016”. Bordate anche alla maggioranza e all’amministrazione Mastella accusata di un “non governo della città”.
“L’unico principio sul quale si poggia la maggioranza di Palazzo Mosti è la fedeltà al sindaco e non in un programma politico – ha rincarato la dose Pepe -. E’ un atteggiamento pericoloso e da combattere”. Il riferimento è anche alla vicenda interinali dell’Asia e all’Amts: “Due esempi di come Mastella abbia la testa rivolta alle elezioni politiche e non alla risoluzione dei veri problemi della città”.
Infine, un passaggio anche sul Partito democratico, sul suo futuro e i rapporti con il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro.
L’intervista nel servizio video